Medioera 2023 Visioni Future, tre giorni di appuntamenti per il festival della cultura digitale

Viterbo, 20 settembre 2023 – Grazie a Medioera Visioni Future – Festival della cultura digitale, il 28,
29 e 30 settembre, Viterbo ospita le live performance del collettivo BLIVET – Laureandi in Multimedia
Arts della Rufa – Rome University of Fine Arts, e il programma musicale di Enrico Malatesta e Luca
Pagan.
Gli eventi, a cura della di Caterina Tomeo, storica e critica d’arte, sono organizzati dall’Associazione di
Promozione Sociale Gioventù protagonista insieme al Comune di Viterbo e si svolgeranno presso lo
Spazio Attivo Lazio Innova, il Chiostro del Museo Civico Luigi Rossi Danielli e la Caldara del
Bullicame.
Il Festival, giunto quest’anno alla sua 14esima edizione, vede oltre il patrocinio del Comune di Viterbo
anche quello della Provincia di Viterbo e dalla Camera di Commercio Rieti Viterbo ed è realizzato
grazie a Rete Spazio Attivo – Lazio Innova e ATCL-Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.
“Dopo il successo degli appuntamenti di agosto, siamo lieti di ospitare e presentare al pubblico questi
artisti – dichiara Massimiliano Capo Direttore artistico di Medioera – che ci illustreranno il loro mondo,
proiettato verso il futuro ma che ci fa riflettere molto sul presente e sulla quotidianità. In fondo questo è il
vero messaggio di Medioera: visioni future grazie al digitale, che oggi è si alla portata di tutti, ma che solo
qualcuno indaga e applica per un futuro migliore, per tutti”.
“Già nel suo nome il festival di cultura digitale Medioera Visioni Future racchiude la sua mission, –
sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune di Viterbo Alfonso Antoniozzi – e lo fa da anni. Ma in
questa edizione 2023 ha ulteriormente accentuato e rafforzato un importante concetto legato al mondo
del digitale, delle sue opportunità e potenzialità. Dopo gli appuntamenti dello scorso mese, ritroviamo
Medioera con nuovi eventi, ospitati in tre luoghi diversi, che intrecciano storia, arte e innovazione, passato
e futuro”.
L’evento vede come sponsor Confartigianato imprese di Viterbo, We-COM, ANCE Viterbo, SAVI
Tecnologies, Biv, Morgana café bistrot.
PROGRAMMA
28 settembre > ore 18.00
Hi-Malware, installazione del collettivo BLIVET – Laureandi in Multimedia Arts della Rufa – Rome
University of Fine Arts
Spazio Attivo di Lazio Innova, Viterbo
Hi-Malware è un segnale di allarme, il lancio di un count-down, una richiesta di attenzione rispetto
all’impatto dei processi di trasformazione climatica e geologica innescati dall’uomo sulla Terra.
Dalle deforestazioni all’uso smodato di combustibile fossile, l’incidenza dei segni del nostro passaggio
sul pianeta ha portato filosofi e scienziati a storicizzare una nuova era, “l’Antropocene”: le scelte e i
comportamenti dell’uomo risultano determinanti nella definizione del proprio futuro e di quello
dell’ambiente in cui vive.
Attraverso l’uso di linguaggi multimediali interattivi, Hi-Malware porta il singolo a riconoscersi all’interno
di un sistema virtuale dove sentirsi responsabili delle trasformazioni che osserviamo intorno a noi,
rappresenta il primo passo verso una presa di coscienza collettiva.

29 settembre > ore 21.00
Enrico Malatesta presenta OCCAM XXVI di Eliane Radigue
Chiostro del Museo Civico Luigi Rossi Danielli, Viterbo
OCCAM XXVI (2018) è il programma musicale di Enrico Malatesta che propone una intensa e delicata
indagine sulla poetica musicale della compositrice francese Éliane Radigue, della quale è stato
collaboratore.
La sua opera è creata con un processo di trasmissione e condivisione di precetti di estetica e intensità
musicale, che raccontano la musica per strumenti acustici dal carattere fortemente spirituale di Radigue,
e che, grazie al movimento perpetuo e cangiante del puro suono, trasportano l’ascoltatore.
Enrico Malatesta, nato a Cesena, classe 1985, è percussionista e ricercatore indipendente attivo in
ambiti sperimentali posti tra musica, performance e indagine territoriale; la sua pratica esplora la
relazione tra suono, spazio e movimento e la vitalità dei materiali con particolare attenzione alle superfici,
alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e
sostenibile allo strumento percussivo.
30 settembre > ore 19.00
Multi-Node Shell di Luca Pagan
Caldara del Bullicame, Viterbo
Multi-Node Shell è un’architettura corporale che comprende biosensori e un sistema di intelligenza
artificiale in grado di apprendere l’espressività motoria e trasformarla in forme sonore.
La performance è realizzata con un sistema d’ascolto multicanale quadrifonico e crea un ambiente
immersivo dove i suoni circondano lo spazio: l’area performativa è condivisa con il pubblico che è
coinvolto nella creazione dei gesti sonori.
Luca Pagan, nato a Venezia, classe 1993, è un sound designer italiano e un ricercatore indipendente
con un focus sull’auto-progettazione di software e hardware, sull’uso di biotecnologie per catturare
l’espressività della performance e una particolare attenzione alle tecniche di machine learning.
Ha collaborato con artisti come MAEID Studio, LOREM, Giorgio Sancristoforo, e il suo lavoro è stato
esposto alla Biennale di Architettura (Venezia), Fundación Princesa de Asturias (Oviedo), JRC Joint
Research Center (Ispra), PARC Performing Arts Research Center (Firenze), Macao (Milano).
Il suo ultimo lavoro Naked Music è stato pubblicato da Krisis Publishing.

Caterina Tomeo
Caterina Tomeo è Storica dell’Srte, e affianca all’attività di ricerca una pratica critica e curatoriale.
Si occupa di Arte Contemporanea con particolare interesse per l’interdisciplinarietà e le ricerche
nell’ambito della New Media Art e delle Sonic Arts. È Department Head “Progettazione e Arti Applicate.
Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte” e coordinatrice del MAD in “Multimedia Arts and Design” presso
RUFA – Rome University of Fine Arts, dove è anche docente.
È Lecturer nel Master di “Sonic Arts” presso la Facoltà di Ingegneria Elettronica dell’Università degli studi
di Roma Tor Vergata; nel Master di “Light Design” presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli
studi di Roma La Sapienza; nel Master di “Economia e Management dell’Arte e della Cultura” della
Business School Sole 24 Ore di Roma; nel Master di “Management dell’Arte e dei Beni Culturali” di Giunti
Academy – School of Management di Firenze. Ha collaborato con festival internazionali dedicati alla
musica elettronica e alla cultura contemporanea; attualmente è curator della sezione live performance e
talk di Videocittà festival di Roma. Ha co-fondato il Sound Studies Forum, la prima rete di ricerca sui
sound studies in Italia, in collaborazione con l’Università di Urbino.
Tra le pubblicazioni e i saggi più recenti si annoverano: Sound Art. Ascoltare è come vedere
(Castelvecchi, 2017); Sonic Arts. Tra esperienza percettiva e ascolto attivo (Castelvecchi, 2019); Dance
Dance Dance. L’Interzone tra il sound dei Joy Division e la Rave Era, in Our vision touched the sky, a

cura di A. Amendola e L. Barone (Rogas Edizioni, 2021); L’elettronica è donna. Media, copri, pratiche
transfemministe e queer, a cura di C. Attimonelli e C. Tomeo (Castelvecchi, 2022).