Notte bollente per Zaniolo a Roma, ventenne indagato per revenge  porn

Una storia iniziata durante una notte di ottobre 2022 al parco della Cecchina e che ora potrebbe finire in un’aula di tribunale. La vicenda vede protagonisti Nicoló Zaniolo (non ha mai smentito i fatti), una ragazza romana di 22 anni e adesso anche Valerio B., ventenne accusato di “revenge porn” dopo aver diffuso alcuni audio – registrati dalla giovane – in cui viene raccontata nei dettagli la nottata bollente trascorsa dall’ex calciatore della Roma in un noto parco del quartiere Talenti. 

I FATTI

La serata di fuoco diventa di dominio pubblico all’inizio dello scorso febbraio, proprio nelle ore in cui Zaniolo – oggi giocatore dell’Aston Villa – sta chiudendo le valigie per trasferirsi al Galatasaray. Su Whatsapp iniziano a circolare diversi file audio “inoltrati molte volte” in cui la voce di una ragazza racconta dell’incontro con il calciatore all’Eden – nota discoteca della Capitale in zona Eur – e le dinamiche che hanno portato i due ad appartarsi e scambiarsi effusioni a due passi dai “salta salta” dell’area giochi del parco della Cecchina (dalla parte opposta della città). La nottata viene raccontata nei minimi dettagli in alcune note audio che la donna invia ad un gruppo di amici “perché non ho la forza di rifarli diecimila volte. Sto con tre ore di sonno dopo essere andata a dormire alle 7 di mattina”. 

 

Il problema è che il racconto, inizialmente riservato “a qualche persona” (evidentemente meritevole di fiducia da parte della ventiduenne) esce dal gruppo Whatsapp e finisce sugli smartphone di mezza Roma e non solo. E il primo ad inoltrare le note audio – che sarebbero dovute rimanere private – sarebbe stato proprio Valerio B., finito sul registro degli indagati con l’accusa di revenge porn. Il ragazzo è difeso dall’avvocato Leonardo D’Erasmo che osserva come “l’imputazione sia sbagliata, perché è la ragazza ad annunciare di volerlo inviare a terzi”. Una bravata che adesso però rischia di costare cara al suo assistito. (emanuele zotti/gazzetta.it).