La procura di Torino ha aperto un fascicolo, Figc avvertita dal 30 agosto. Se la violazione del codice sportivo venisse accertata, il giocatore rischierebbe dal minimo dell’inibizione a una squalifica di tre anni
Il centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, è indagato dalla Procura di Torino, che nei mesi scorsi ha acceso i riflettori su un giro di scommesse (sportive e non) su piattaforme online. Il classe 2001 originario di Piacenza avrebbe fatto accesso su alcuni siti illegali: ciò complica la sua posizione. Il fascicolo è in mano al pubblico ministero Manuela Pedrotta.
A rivelare l’indagine su Fagioli è La Stampa in edicola questa mattina. Il quotidiano torinese spiega che gli investigatori della squadra mobile di Torino hanno scandagliato gli accessi e incrociato dati e transazioni. Finendo per individuare anche gli utenti. Fagioli risulta iscritto nel registro degli indagati insieme ad altri presunti scommettitori. Il reato è quello del gioco d’azzardo su piattaforme illegali. Generalmente si chiude con un’oblazione, ovvero il pagamento di una multa che estingue il reato. L’ordinamento federale invece fa esplicito riferimento alle scommesse: per i calciatori c’è l’obbligo di denuncia. Ma soprattutto: ogni tesserato ha l’esplicito divieto di scommettere in qualsiasi modo al fine di trarne profitto. La Figc sa tutto dal 30 agosto scorso. La segnalazione l’hanno inoltrata gli avvocati del calciatore. La procura sportiva di Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo d’indagine.