Circa 26 mila sinistri all’anno con una media di 3 ogni ora; oltre 100 morti e quasi 12 mila feriti ogni dodici mesi.
Sembrano i numeri di un bollettino di guerra che si combatte ogni giorno tra le strade di Roma quelli emersi dalla ‘Analisi spazio-temporale degli incidenti stradali di Roma: determinazione delle componenti cicliche e dell’effetto di eccitazione’, uno studio realizzato dall’università Lumsa e presentato questa mattina nell’Ateneo alla presenza del rettore Francesco Bonini e dell’assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè.
La ricerca coordinata da Antonello Maruotti (professore ordinario di Statistica della Lumsa) e realizzata da Pierfrancesco Alaimo Di Loro (ricercatore Lumsa) e Marco Mingione (ricercatore Roma Tre), ha analizzato con metodologie statistiche innovative le informazioni degli incidenti stradali nella Capitale nel triennio 2019-2021, raccolte dalla Polizia Locale e pubblicate sul portale open data di Roma Capitale.
Partendo dall’analisi dei dati riferiti all’intero territorio, sono stati calcolati vari indicatori di sintesi delle principali variabili relative alla sicurezza stradale (numero incidenti, morti, feriti, i tassi di lesività, mortalità e gravità) stratificate per mese, giorno della settimana e orario, in ciascun municipio.
Successivamente, con l’obiettivo di quantificare il rischio e le zone interessate dallo stesso, ci si è concentrati solo sulle strade all’interno del G.R.A. per individuare le aree di maggior pericolo (hot-spots o black points) attraverso l’utilizzo di modelli spazio-temporali.
Circa 26 mila sinistri all’anno con una media di 3 ogni ora; oltre 100 morti e quasi 12 mila feriti ogni dodici mesi.
Sembrano i numeri di un bollettino di guerra che si combatte ogni giorno tra le strade di Roma quelli emersi dalla ‘Analisi spazio-temporale degli incidenti stradali di Roma: determinazione delle componenti cicliche e dell’effetto di eccitazione’, uno studio realizzato dall’università Lumsa e presentato questa mattina nell’Ateneo alla presenza del rettore Francesco Bonini e dell’assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè.
La ricerca coordinata da Antonello Maruotti (professore ordinario di Statistica della Lumsa) e realizzata da Pierfrancesco Alaimo Di Loro (ricercatore Lumsa) e Marco Mingione (ricercatore Roma Tre), ha analizzato con metodologie statistiche innovative le informazioni degli incidenti stradali nella Capitale nel triennio 2019-2021, raccolte dalla Polizia Locale e pubblicate sul portale open data di Roma Capitale.
Partendo dall’analisi dei dati riferiti all’intero territorio, sono stati calcolati vari indicatori di sintesi delle principali variabili relative alla sicurezza stradale (numero incidenti, morti, feriti, i tassi di lesività, mortalità e gravità) stratificate per mese, giorno della settimana e orario, in ciascun municipio.
Successivamente, con l’obiettivo di quantificare il rischio e le zone interessate dallo stesso, ci si è concentrati solo sulle strade all’interno del G.R.A. per individuare le aree di maggior pericolo (hot-spots o black points) attraverso l’utilizzo di modelli spazio-temporali.
(Ansa)
incidente stradale a Roma
La ricerca ha permesso di ricostruire una sorta di classifica dei luoghi in cui si verificano più sinistri: la zona a maggior numero di incidenti è il centro storico, mentre quella più ‘mortale’ è il Tiburtino. Maglia nera per incidenti alle vie consolari, in particolare le vie Nomentana e Magliana, al Lungotevere e al primo Municipio, in particolare il quartiere Prati, dato il numero di vetture che passano giornalmente.
Tra il 2019 e il 2021, gli incidenti su tutto il territorio capitolino sono stati 77.483 di cui 28.499 con almeno un ferito o un morto, per una media annua di 25.828 sinistri di cui 9.500 con almeno un ferito o un decesso. Risulta che il rischio più elevato si presenta nelle ore centrali della giornata (7.00-19.00), con picchi stimati dalle 8.00 alle 10.00 e dalle 15.30 alle 17.30. Gennaio e novembre sono i mesi in cui si verificano più incidenti mentre per ciò che concerne i giorni della settimana c’è un’uniformità del rischio dal lunedì al venerdì, con un leggero picco il giovedì e il venerdì.
“La metà dei decessi riguarda persone su ciclomotori e una fetta ampia i pedoni, per un numero di incidenti che in valori assoluti è molto simile a Londra. Nella capitale britannica, però, i numeri di morti e feriti sono di molto inferiori (23.139 incidenti e 75 morti nel 2021)”, ha chiarito il professor Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’Università Lumsa.
“Sono dati che sembrano quelli di una guerra”, commenta l’assessore alla mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, “e la sicurezza stradale deve essere una priorità per tutte le amministrazioni, dal Comune alla regione e il Ministero”. “Gli interventi da mettere in campo sono tanti”, aggiunge Patanè snocciolando i più recenti del Campidoglio, a partire da quelli sui cosiddetti 75 ‘black point’, gli incroci più pericolosi, sui quali si lavorerà entro il Giubileo. (rainews24.it).