Governo e maggioranza spingono per l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e i sindaci del Lazio – riuniti allo Spazio Innova di Valle Faul per la seconda giornata dell’assemblea regionale dell’Anci – accolgono con favore questo proposito. Prima il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, poi il vice ministro della Giustizia, Paolo Sisto, hanno posto il tema con grande forza. Facendo capire che non si tratta di una mera intenzione, bensì di un obiettivo il cui raggiungimento non richiederà tempi troppo lunghi- scrive Beatrice Masci sul Corriere di VIterbo.
Non è alle viste, invece, una riforma che disponga l’elezione diretta del presidente della Provincia, sebbene Gasparri, a titolo personale, abbia detto di essere favorevole a cambiare le norme disposte ai tempi del governo Letta dal ministro per gli Affari regionali Delrio. Il fatto è che “non è aria”, e se l’affermazione viene dal vice presidente del Senato, che fiuta gli umori della maggioranza, c’è da credergli. Ma perché il centrodestra non è convinto di procedere? “C’è la paura che si dica che facciamo un poltronificio”, chiarisce senza girarci attorno il senatore azzurro. Sull’abuso d’ufficio invece Gasparri ha affermato che “stiamo cercando di risolvere la vicenda, non per favorire l’impunità degli imbroglioni ma perché nel codice penale ci sono tutte le norme necessarie”.