Anche Libero si abbatte contro Meloni. Con un articolo dedicato alla Manovra, il quotidiano degli Angelucci, elenca tutte le criticità della finanziaria voluta dal governo.
Questo uno degli attacchi più feroci alla Manovra: “Piegandosi alle richieste degli albergatori (che forse andavano aiutati in altro modo) il governo ha deciso di colpire i proprietari di casa”, scrive Sandro Iacometti su Libero.
“Non i palazzinari o i grandi costruttori”, continua, “ma quelle centinaia di migliaia di famiglie (che rappresentano oltre il 90% del comparto) che per evitare di farsi occupare l’immobile da un inquilino moroso cercano di sbarcare il lunario con gli affitti brevi. Ebbene dal prossimo anno invece del 21% pagheranno sui proventi il 26% di tasse”, spiega.
“Un balzo che in media ai proprietari costerà quasi mille euro l’anno, ma che di certo non riempirà le casse dello Stato. Era davvero necessario un tale sgambetto da parte di un governo che sta cercando in tutti i modi di difendere la casa dai continui e devastanti eco-assalti che arrivano dalla Ue?”, si chiede infine il quotidiano milanese.
Fin qui, non ci sarebbe nulla di strano. Da che mondo è mondo, le critiche a una Legge di Bilancio sono inevitabili. Ma è un tassello in particolare a far strabuzzare gli occhi. A dirigere Libero, infatti, è Mario Sechi, ex Capo della comunicazione della premier Meloni.
Ma quale potrebbe essere il motivo di questo affronto? Innanzitutto, Sechi non è rimasto molto al fianco di Giorgia Meloni essendosene andato giusto tre “mesetti” dopo aver ottenuto il prestigioso incarico. Tra le cause della “separazione” si parlava, infatti, di contrasti tra lui e le fedelissime assistenti della premier Patrizia Scurti e Giovanna Ianniello. (affaritaliani)