Cumuli di rifiuti abbandonati ad Acquapendente e Civita Castellana, due denunciati a piede libero

Si è appena conclusa a Rimini la manifestazione Ecomondo 2023 nel corso della quale sono stati presentati numerosi progetti sull’economia circolare e lo smaltimento dei rifiuti. Durante i lavori è stato ribadito il nostro Paese negli ultimi 20 anni ha compiuto passi in avanti nella raccolta e gestione dei rifiuti. Basti pensare che nel 2000 la raccolta differenziata era pari al 15% del totale dei rifiuti urbani raccolti, l’incenerimento pari all’8% e la discarica copriva due terzi del fabbisogno di smaltimento (67%). Nel 2021 (ultimi dati disponibili cui fa riferimento l’analisi) la raccolta differenziata ha raggiunto quota 64% (19 milioni di tonnellate), il tasso di riciclo il 48,1% (14,3 milioni di tonnellate vengono effettivamente riciclate), il recupero energetico è pari al 18,3%, il 19% dei rifiuti urbani va in discarica. Una parte (mediamente circa il 20%) di ciò che i cittadini conferiscono correttamente nei contenitori della differenziata (o nel porta a porta) non può essere riciclato.

Nonostante gli sforzi compiuti nelle campagne d’informazione e nella più efficiente organizzazione dei sistemi di raccolta differenziata si assiste ancora ad episodi di abbandono di rifiuti anche in aree rurali di pregio, talvolta creando vere e proprie discariche abusive.

Per questo motivo è incessante l’opera di monitoraggio del territorio da parte della componente specializzata dell’Arma dedicata alla salvaguardia dell’Ambiente. Anche nella Tuscia si verificano non di rado episodi di abbandono sistematico di rifiuti di diversa natura. Le Stazioni carabinieri forestale, da settembre rinominate Nuclei carabinieri forestale con gli stessi compiti e articolazioni, costituiscono una fitta rete di sorveglianza e controllo a tutela del territorio.

Anche negli ultimi giorni sono stati effettuati mirati servizi di controllo del territorio, da parte dei nuclei carabinieri della provincia di Viterbo, che hanno portato alla denuncia a piede libero di due persone.

In data 10/11/2023, militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Acquapendente sono intervenuti a seguito del rinvenimento di un cumulo di rifiuti abbandonato su un terreno intestato ad una società, ubicato all’interno della zona industriale di Acquapendente. I rifiuti costituiti da mobilia varia, elettrodomestici, documentazione cartacea ed altri suppellettili vari sono risultati provenire dallo svuotamento di un immobile. Le indagini svolte dal locale Nucleo Carabinieri Forestale hanno accertato le responsabilità penali a carico di un soggetto di zona che esercitava l’attività così detta di “svuota cantine” in violazione alle norme ambientali che regolano la gestione dei rifiuti (artt. 192 e 256 del D.Lgs. 152/2006). Il responsabile, un cittadino nord africano, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria di Viterbo. Inoltre, sono state immediatamente attivate le procedure previste dalla medesima normativa per il ripristino dello stato dei luoghi sempre a carico del soggetto responsabile dell’abbandono dei rifiuti.

Mentre a Civita Castellana, i carabinieri di quel nucleo, hanno denunciato a piede libero una 37enne rumena per “abbandono di rifiuti solidi urbani”, presso una piazzola lungo la S.R. 3 Flaminia.

Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.