Nel corso del lungo ponte, i carabinieri della compagnia di Montefiascone hanno dato corso ad un articolato servizio antidroga che portava all’arresto in flagranza di reato di un cittadino insospettabile.
“I carabinieri di Capodimonte – si legge in una nota – già dal giovedì precedente il ponte dell’Immacolata, in seguito ad alcuni controlli, hanno individuato due ventenni in possesso di sostanza stupefacente, operando un sequestro di un discreto quantitativo di marijuana. Da tale spunto è nata una serrata attività di indagine volta a rintracciare la fonte dello spaccio, che veniva, in breve tempo individuata in un’abitazione del centro storico, abitata da un cittadino 64enne incensurato”.
“I militari – prosegue il comunicato dell’Arma – hanno avuto contezza di aver individuato l’esatta fonte quando il monitoraggio della casa posto in essere si è rivelato positivo. Appostati la sera del sabato, hanno visto uscire dalla stessa un noto assuntore del luogo, il quale sottoposto a controllo è stato trovato in possesso di circa 15 grammi di marijuana. Allora è scattata la perquisizione dell’immobile da parte dei militari che, una volta entrati nell’abitazione, si sono trovati di fronte ad un vero e proprio negozio avente ben esposta la droga chiusa in dei barattoli di vetro in bella vista.
Durante l’ispezione i carabinieri avrebbero percepito un forte odore di marijuana e hanno proseguito i controlli.
I militari infatti hanno trovato una nicchia nascosta accanto al camino in quel momento acceso. “E’ stata proprio la fonte di calore a tradire l’insospettabile spacciatore – spiegano i carabinieri – in quanto l’elevata temperatura ha consentito una maggiore motilità molecolare delle particelle odorose della sostanza stupefacente.
Nel complesso sono stati sequestrati oltre 200 grammi di marijuana. Il 64enne è stato arrestato, mentre gli assuntori sono stati segnalati amministrativamente alla prefettura per i relativi provvedimenti per detenzione personale.
“Il consumo di certe droghe leggere seppur possa sembrare per alcuni oramai una prassi accettabile, non va assolutamente sottovalutato per le conseguenze sulla salute e sul sistema nervoso. A tutto ciò, si aggiungano poi le conseguenze derivanti dal ‘finanziare’ con l’acquisto dei stupefacenti la filiera criminale che vi è alle spalle, foraggiandola in maniera più o meno consapevole e permettendole il suo sostentamento e il suo proliferare”, ha ricordato il comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo, il colonnello Massimo Friano.