Ben 320 crimini in un anno, contro i 243 di Latina, i 127 di Rieti e i 93 di Frosinone, come riporta massimiliano conti sul corriere di viterbo.
E’ Viterbo il capoluogo più insicuro del Lazio, se si esclude ovviamente Roma (fuori concorso con 2500 reati nell’arco degli ultimi 12 mesi), in base a quanto emerge dalla mappa del crimine realizzata da minecrime.it, una piattaforma on line realizzata da una start-up marchigiana che sta facendo molto parlare di sé e che, una volta perfezionata, potrebbe rivelarsi uno strumento potentissimo. Tramite l’intelligenza artificiale, il sito incrocia infatti le segnalazioni contenute in 13 mila banche dati on line e 3 mila off line, tra le quali quelle delle polizie locali, per tracciare mappe delle zone più calde d’Italia sul versante criminale.
Su queste mappe il capoluogo della Tuscia appare colorato di rosso fuoco, ma si potrebbe anche dire rosso sangue, tipo quello del 44enne straniero morto martedì pomeriggio in pieno centro con una coltellata alla gola e all’addome (come si sa, non si esclude l’ipotesi omicidio anche se i coinquilini dell’uomo sostengono che si sia trattato di un suicidio).