Ex dirigente di Polizia di lunga navigazione, Umberto Di Fusco è da inizio mandato il capo gabinetto della sindaca Frontini. Lo incontriamo per fare un po’ il punto sul tema sicurezza a Viterbo.
Un argomento non facile da affrontare quello della sicurezza a Viterbo. O no?
“Credo che il comitato di sicurezza abbia fatto e continui a fare un ottimo lavoro, non vedo grosse emergenze, anche se l’attenzione in questi anni complicati a livello mondiale deve essere sempre la massima”.
I problemi sociali che come altre simili città di provincia vive Viterbo al momento non le sembrano preoccupanti a livello di ordine pubblico?
“Diciamo che non hanno avuto ricadute criminali significative, quindi almeno per il momento non preoccupano”.
Eppure la percezione talvolta è stata di interi quartieri molto più insicuri di un tempo con episodi di violenza che hanno inquietato a volte i cittadini…
“La percezione è legata alla vita della città: dove ci sono zone poco frequentate, il livello di allarme cresce come la sensazione di pericolo: se i cittadini frequentassero maggiormente le strade della città del centro storico ad esempio, molte angosce scomparirebbero perchè quando c’è molta gente in giro ci sono più spazi riempiti e quindi meno timore a vivere i quartieri”.
Come vede oggi dopo due anni di governo lo stato di salute del movimento 20 20?
“Il gruppo resta molto compatto, unito nella direzione del raggiungimento degli obiettivi prefissatosi: Chiara Frontini mi sembra stia cercando di svecchiare in profondità il modo di amministrare la città, c’è tanto da fare, ma il bilancio sinora mi pare più che positivo”.