“Nella Tuscia quattro denunce in sette giorni, un dato allarmante, ma anche un segnale che qualcosa sta cambiando: la violenza di genere non è più un tabù, le donne parlano, escono allo scoperto e trovano il coraggio di denunciare il loro aguzzino. Questo è certamente un passo avanti rispetto a quando la violenza rimaneva taciuta, soprattutto dentro le pareti domestiche, dove spesso essa avviene. Un cambiamento favorito dall’affermarsi di un quadro giuridico, sociale e culturale in cui è enormemente cresciuta l’attenzione verso questo fenomeno e con essa le misure, le iniziative e le strutture che configurano la risposta a quella richiesta di aiuto che ora le donne hanno il coraggio di gridare”.
Così in una nota Laura Cartaginese e Andrea Micci, che proseguono: “Il contributo della Lega, in questo, è stato determinante ed incisivo. Esso trova la sua più alta espressione in quel Codice Rosso voluto e portato avanti proprio da un’autorevole esponente del partito, la senatrice Giulia Bongiorno. Nello stesso solco tracciato da una consapevole sensibilità della Lega verso questa piaga sociale, si collocano anche le iniziative intraprese alla Regione Lazio”.
“Le nuove norme per rafforzare la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, sono un segnale molto importante – spiega la capogruppo in consiglio regionale, Laura Cartaginese -. Di fronte a un fenomeno drammatico, divenuto ormai strutturale, come capogruppo Lega in Consiglio Regione Lazio ho sostenuto il mio impegno presentando un ordine del giorno alla legge di stabilità avente ad oggetto la promozione di progetti che abbiamo nelle loro finalità la più alta propensione occupazionale delle donne svantaggiate o vittime di violenza sul mercato di lavoro”.