A prescindere da tutto serve che alla concessione per lo stadio Rocchi si accompagni una progettazione seria che riporti a Viterbo un football che abbia chiare ambizioni e propositi di ingresso nel calcio professionistico.
La concessione dello stadio, se deve avvenire, deve essere inserita in un programma definito che consenta alla squadra locale un ritorno veloce nei campionati che contano e nella fattispecie in serie C.
Nulla è certo, ma investimenti cospicui da parte di una imprenditoria interessata all’operazione possono agevolare il compito e mettere su squadre competitive in grado di gareggiare seriamente per un posto nel calcio semi-professionistico o professionistico che sia tale.
Nel 2024 non ha senso intraprendere avventure di bandiera o di testimonianza: o c’è la volontà di entrare nel giro che conta o serve a poco soffrire in tribuna la domenica nei tornei di eccellenza.
Viterbo merita una compagine in grado di lottare per la serie C e poi per la B, altre soluzioni di questi tempi sarebbero solo una inutile perdita di tempo.