La dimensione civica ha avuto e continua ad avere un significato preciso per la sindaca Frontini: stare tra la gente, tastare sempre il polso alla città, fare politica ed amministrare senza etichette o residui ideologici.
In questo ha avuto una importanza fondamentale, e continua ad averla, il movimento viterbo 20 20 che supporta l’azione di governo con coesione interna e puntualità, in costante contatto con la prima cittadina.
Si può parlare di una Frontini perennemente “in movimento”, sempre molto attenta al territorio come è accaduto anche in occasione delle proteste degli agricoltori ad Orte, incontrati dalla stessa.
Una politica di servizio che in ogni caso non si rinchiude nel palazzo, ma vive costantemente città e provincia: e le elezioni di marzo a palazzo gentili ribadiranno proprio questo, appunto, la portata provinciale e ben più che cittadina di Viterbo 20 20.
Colpisce la compattezza del gruppo, la certosina continuità con cui la Frontini lo segue, l’unità di intenti che, a parte casi isolatissimi, non è mai venuta a mancare e dà corpo e sostanza ancora al progetto originario.
Nonostante la sindaca subisca da mesi le solite campagne di delegittimazione alla viterbese all’insegna del “distruggere tutto per restare immobili”.