Militari appartenenti al Gruppo della Guardia di Finanza Viterbo, nel corso di servizi finalizzati al contrasto dell’economia sommersa, predisposti a tutela dei lavoratori in genere, sempre più oggetto di diffusa inosservanza delle disposizioni legislative che regolano il mercato del lavoro, hanno focalizzato la propria attenzione su un soggetto economico esercente l’attività di “trasporto di merci su strada”.
Tale attività, svolta nel solco di pregressi servizi della specie, ha confermato la diffusa caratteristica della realtà imprenditoriale, riversata in tutto il territorio provinciale, legata alla massimizzazione dei margini operativi aziendali a discapito della tutela dei lavoratori e delle regole giuslavoristiche che sottendono allo specifico settore ed ha permesso di accertare numerose violazioni nella specifica materia, derivanti dall’utilizzazione di lavoratori in nero e/o irregolari che hanno prodotto segnalazioni agli uffici accertatori competenti.
L’attività istituzionale condotta, mediante esecuzione di accesso ispettivo presso la società, ha permesso di identificare ed intervistare 119 dipendenti irregolari (sia intenti in attività lavorativa che ex collaboratori), tra cui 74 anche con periodi di lavoro in nero non coperti da successiva contrattualizzazione per i quali erano state omesse le prescritte comunicazioni agli enti preposti nonché di evidenziare violazioni circa il corretto inquadramento normativo di alcuni dipendenti e constatare circa n. 230.000 ore di lavoro straordinario eseguite senza risultare nelle retribuzioni . A seguito di tali accertamenti, sono state applicate le previste sanzioni amministrative al legale rappresentante della società, per un importo totale di circa duecentocinquantamila euro.
Nel corso dei predetti controlli, sono state altresì accertate violazioni amministrative relative al Libro Unico del Lavoro, alla vigilanza sanitaria, alla retribuzione per mezzo di denaro contante, alla omessa consegna del prospetto paga e alla omessa concessione ferie.