Sono almeno 5.000 le persone che stanno sfilando in corteo a Pisa per chiedere il ‘cessate il fuoco’ in Palestina e protestare contro le cariche della polizia al corteo studentesco del 23 febbraio dove sono rimaste ferite 17 persone, per lo più minori.
In testa i ragazzi espongono striscioni con le scritte “Pisa non ha paura” e “Pisa in piazza contro le bombe e le manganellate”; quest’ultimo striscione è firmato dal coordinamento degli studenti medi pisano.
Durante la manifestazione vengono scanditi slogan contro Israele definito uno “Stato fascista e terrorista”. In corteo ci sono anche esponenti del Pd e di altri partiti del centrosinistra e della sinistra.
Sfila anche il presidente della Provincia, Massimiliano Angori (Pd). La manifestazione si sta svolgendo in modo pacifico e ci sono anche tante bandiere della pace e della Palestina.
Una foto del presidente israeliano Benjamin Netanyahu e la premier Giorgia Meloni che si stringono la mano, imbrattata con impronte della mani verniciate di rosso, a significare il “sangue dei palestinesi” che hanno sulla coscienza. Questo il cartellone issato dai manifestanti che si stanno radunando a piazza Vittorio a Roma, per il corteo pro-Palestina, che arriverà a piazzale Tiburtino. “Palestina libera, stop al genocidio”, il grido dei presenti.
In testa al corteo i ragazzi palestinesi tengono dei lenzuoli bianchi con scritto in rosso ‘stop genocidio’. I giovani si sono poi sdraiati per terra mentre dalle casse risuonava il rumore di bombe e missili. . “Noi la Palestina la vogliamo, non esiste Israele che è uno stato che occupa e che ha colonizzato la nostra terra”, ripete Maya, la presidente del movimento degli studenti palestinesi dal megafono.