Mancano poco più di 2 settimane al voto per il rinnovo del consiglio provinciale, che è un voto “interno” alle amministrazioni e ai partiti, non ancora ritornato al suffragio universale.
Gli schieramenti in campo vedono il cdx diviso (?) fra la lista tricolore, in pratica a guida fratelli d’italia, quella di forza italia, della lega e del presidente Rocca (guidata dall’ex cattolica democratica di csx e piddina Luisa Ciambella).
La lista dei democrats punta a confermare l’intesa con il presidente Romoli e Forza Italia e a continuare nell’opera di governo, profittando della crisi delle liste del cdx, in cui gli azzurri e i leghisti mal sopportano l’egemonia dei meloniani.
L’asse di ferro è quello tra Fdi e Lista Rocca e filo ciambellani, leghisti e post berlusconiani potrebbero decidere di arrivare al voto con le mani libere e non appoggiare la lista tricolore spinta all’estrema destra.
In tutto questo a determinare il successo o l’insuccesso delle due coalizioni sarà molto probabilmente la lista di frontiniani e renziani, Patto Civico per la Tuscia che difficilmente e comprensibilmente non potranno appoggiare gli oppositori non dialoganti a palazzo dei priori dei fratelliitaliani e dei ciambellani che, dopo avere appoggiato l’attuale sindaca alle scorse comunali, hanno intrapreso la strada del No alla Frontini secco e pregiudiziale ( come mai dopo tanto iniziale affetto?).
Provinciali con un cdx spaccato e con la Lista Rocca elemento di destabilizzazione interna forte causa ingresso della Ciambella in coalizione che molte perplessità ha suscitato: a determinare gli equilibri di palazzo gentili saranno i frontiniani che così raggiungono un peso politico forte, non più solo a livello cittadino, ma in tutta la Tuscia.