Processo a un quarantenne della provincia accusato di aver abusato della nipotina di 9 anni. Ieri mattina la prima udienza. La vicenda risale all’estate del 2021.
A raccogliere le confidenze della piccola fu la tata 70enne, che una mattina di luglio, dopo aver raggiunto la bambina nell’abitazione dell’imputato, la sorprese sotto le coperte con lui. Turbata dalla scena che si trovò davanti, quello stesso pomeriggio, quando portò la bimba al parco, le chiese cosa fosse successo. Lei in lacrime le confessò che lo zio l’aveva toccata nelle parti intime e che le aveva promesso dei soldi per
comprare dei giocattoli.
Mortificata e traumatizzata dalle violenze, la bambina le raccomandò di non dire nulla ai suoi. Ma la babysitter, scioccata dalle rivelazioni agghiaccianti, raccontò tutto ai genitori, che in quel periodo si erano trasferiti a casa dell’imputato per esigenze personali. La madre fuori di sé per quanto appreso, in un primo momento contattò la pediatra di famiglia, la quale senza mezzi termini
le consigliò di andare in caserma, e dopo aver avuto conferma anche dalla figlioletta, decise di affrontare il cognato insieme al marito.
I due infatti non persero tempo e la stessa sera ebbero un confronto molto acceso con il quarantenne, il quale all’inizio avrebbe negato tutto, ma una volta messo alle strette avrebbe ammesso gli abusi. Così la coppia denunciò il parente il giorno seguente e successivamente, scortata dai carabinieri, accompagnò la figlioletta in ospedale per tutti gli accertamenti del caso. (corrierediviterbo.it).