“Le condizioni all’interno di Mammagialla sono terribili”. A sostenerlo, in una denuncia presentata contro la direzione della casa circondariale viterbese, è Lucietta Carnazzo, la vedova di Alessandro Salvaggio, il detenuto strangolato la sera del 19 dicembre scorso da un compagno di cella, Tsvetkov Krasimir Ilyianov.
All’interno del penitenziario, diceva Salvaggio alla moglie un mese prima della morte, le condizioni di vita “sono pessime, denigranti e irrispettose dei diritti dei detenuti”.