Chiusi tre ristoranti dopo i controlli dei Nas di Viterbo. “Il personale del nucleo – fanno sapere dal comando provinciale – nell’ultimo periodo ha intensificato l’attività di controllo nel comparto della ristorazione, rilevando numerose criticità in alcuni ristoranti della suddetta provincia. In particolare, in un ristorante situato nel comune di Vetralla veniva accertata la presenza cospicua di muffa e scrostature nelle pareti e soffitti soprattutto nel locale della cucina”, come riporta il corriere di viterbo.
“Le attrezzature utilizzate per le preparazioni alimentari – si legge in una nota – presentavano sporcizia non rimossa da tempo. Le celle frigo e i frigoriferi erano sporchi e presentavano ruggine diffusa su vari ripiani e guarnizioni non idonee nonché l’assenza di sistema di rilevamento della temperatura. Il pavimento era insudiciato da pregressa sporcizia; non era presente locale adibito a spogliatoio e mancava il servizio igienico destinato al personale”.
“Inoltre – proseguono i carabinieri -, nell’attività venivano rinvenuti 105 kg (per lo più pesce e carne) di prodotti alimentari congelati detenuti in cattivo stato di conservazione, a causa delle inidonee condizioni igieniche ed ambientali, destinati alla somministrazione al pubblico, che venivano sottoposti a sequestro penale. Previa segnalazione all’Asl di Viterbo, l’attività veniva immediatamente sospesa”.
Nel territorio “Falisco”, in due ristoranti, uno a Civita Castellana e l’altro a Faleria, venivano rinvenuti rispettivamente 250 kg e 70 kg di prodotti alimentari congelati (anche in tal caso, per lo più pesce e carne) detenuti in cattivo stato di conservazione, destinati alla somministrazione al pubblico, che venivano sottoposti a sequestro penale.
I Nas hanno ravvisato condizioni igieniche e strutturali critiche per quanto riguarda la cucina. “In uno dei locali veniva riscontrata la presenza di animali domestici che circolavano liberamente e la mancanza di erogazione di acqua calda”, spiegano i militari.
“Pertanto, anche per queste due attività veniva immediatamente disposta la sospensione/chiusura dalla competente Asl. Nel complesso, sono stati sottoposti a sequestro e distrutti alimenti per un valore di circa 11.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro”, conclude la not.
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