Cronache italiane, aggredita in un parco da un uomo: “Ha picchiato me e il mio cane”

Da area verde, di pubblico accesso e condivisa dalla collettività, a luogo di aggressione. Sono tanti i giardini pubblici e i parchi dove spesso avvengono aggressioni ed episodi di violenza, l’ultimo solo poche ore fa nella riserva dell’Aniene, ai danni di una donna. La signora, che si trovava lì nel parco in compagnia del suo cane, ha raccontato di essere stata malmenata da un uomo per aver chiesto di spegnere un giocattolo telecomandato. Una richiesta che non è stata accolta civilmente dal soggetto, come riportato poi anche dalla vittima a Il Messaggero.

La donna, come ricorda ilcorrieredellacitta.com aveva chiesto di spegnere un giocattolo telecomandato, l’esito degenerato in aggressione.

Frattura alle ossa nasali e 30 giorni di prognosi consigliata. Una violenza inaudita quella subita da una donna mentre, solo poche ore fa, si trovava in compagnia del suo cane nella riserva dell’Aniene, in zona Tiburtina. La signora si trovava nel parco pubblico per portare a spasso l’animale, messa in evidente difficoltà dalla presenza di un giocattolo telecomandato, che le avrebbe impedito di gestirlo. “Ho chiesto al proprietario di spegnerlo, perché non riuscivo a riprendere il cane, slegato, nell’area verde”. Una richiesta formulata dall’impiegata romana gentilmente, ma che è stata respinta alla mittente a suon di aggressione fisica, come raccontato a Il Messaggero.

“Ha preso prima a calci il mio cane, poi mi ha dato uno schiaffo e pugni”, ha raccontato la vittima. Il tutto sotto gli occhi della compagna, in presenza dell’aggressore, che ha assistito alla scena senza intervenire in soccorso. Dopo essere stata portata al vicino ospedale Pertini, la donna è stata sottoposta a una tac massiccio facciale, che ha confermato la rottura delle ossa del naso. Quanto all’uomo, la testimone ha parlato di un italiano sulla quarantina, statura bassa e con abiti scuri: un identikit che la vittima di aggressione fornirà anche alle autorità per una denuncia. “Deve pagare per quel che ha fatto”.