Nell’ambito della costante attività preventiva svolta dalla Polizia di Stato e per contrastare il fenomeno dei comportamenti violenti, il Questore di Viterbo, a seguito di una minuziosa istruttoria curata dalla Divisione Polizia Anticrimine, ha adottato il provvedimento dell’Ammonimento nei confronti di un trentatreenne viterbese.
L’uomo negli ultimi tempi si era reso protagonista di frequenti atteggiamenti prevaricatori e vessatori nonché di vere e proprie violenze nei confronti della ex, ripetuti in crescendo di gravità, tanto da costringere la donna a presentare una denuncia querela nei sui confronti a seguito della quale lo stesso veniva deferito in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall parte offesa e dai suoi famigliari.
Ciononostante, nei giorni scorsi l’uomo aggrediva entrambi i genitori della ex che si vedevano costretti a ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale di Viterbo, ove venivano giudicati guaribili, rispettivamente, con prognosi di giorni sette e tre.
Alla luce di quanto sopra l’uomo veniva denunciato dalla Squadra Volante intervenuta nell’occorso e, considerata l’urgenza finalizzata a far cessare immediatamente i comportamenti violenti, gli uomini della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine lo sottoponevano alla misura di prevenzione dell’Ammonimento.
In virtù delle recenti modifiche apportate alla normativa vigente, qualora il soggetto ammonito reiteri la condotta sarà possibile procedere anche d’ufficio con una denuncia all’Autorità giudiziaria, anche nel caso in cui la persona offesa fosse diversa da quella per la cui tutela è stato adottato il provvedimento.
L’interessato non potrà chiedere la revoca dell’Ammonimento prima che siano decorsi tre anni dalla sua emissione senza ulteriori recidive ed aver dimostrato di aver preso parte ad appositi corsi riabilitativi tenuti da associazioni con le quali la Questura ha stipulato un protocollo operativo denominato “Zeus”, che comprende percorsi di riflessione sulle condotte moleste, come ad esempio il controllo e la gestione della rabbia.