Un sindacato in piazza per un’ “offesa personale” indiretta e retrodatata, che “ambiente” depresso

E’ incredibile che il segretario provinciale di un sindacato organizzi una manifestazione di piazza per protestare contro la sindaca rea di avergli dato del “coglione” nel corso di un incontro privato, secondo la trascrizione di una registrazione pubblicata da uno e uno soltanto giornale web.

Siamo davvero dinanzi alla commedia dell’assurdo perchè è apparso chiaro subito a tutti che l’offesa ricevuta dal segretario Turchetti faceva parte di un cazzeggio serale in libertà in cui ognuno, di solito, rilassato e ben disposto al dialogo e al pettegolezzo scherzoso, dice pesta e corna di tutto e tutti, del mondo intero.

Farne una questione di lotta sindacale ci è sembrato sinonimo di trovata pubblicitaria da provincia depressa, soprattutto calcolando che l’uscita assai bizzarra, ripetiamo, era stata messa on line da uno e solo giornale web, quand’anche esso fosse il più diffuso del globo terrestre.

Ci ha meravigliato soprattutto la cosa, considerando che Turchetti è un sindacalista noto e di lunga data che sicuramente di giuste battaglie ne ha fatte e ne farà tante.

Certo, una intemerata merita scuse ufficiali e magari innanzitutto private, poi pubbliche, ma vedere stamane un sindacato serio e storico come la Uil fare della commedia dell’arte ci ha non poco rattristato: la prima cittadina costretta scendere in piazza per delle scuse da offesa web indiretta e retrodatata ci ha fatto pensare che forse una istituzione del genere ha cose molto più importanti da fare per perdere tempo a soddisfare la lesa maestà di un sindacalista, tra l’altro assai conosciuto ed apprezzato per temere una offesa da chicchessia, che aveva già ricevuto sinceri e molteplici “pardon”. (chi avrà consigliato a Turchetti un’ uscita del genere? Mah, qualche nome in testa viene).

Intanto la Frontini ha fatto benissimo a chiedere nuovamente scusa, non l’avesse fatto forse avremmo avuto piazza san giovanni a Roma piena di sindacalisti uil con magliette colorate piene di frasi colorite?

Comunque dopo le scuse meritate seppur clamorose ci auguriamo che Turchetti riscenda in piazza con il suo glorioso sindacato per affrontare il problema della disoccupazione giovanile, e non solo, che a Viterbo ormai ha raggiunto livelli record. E che, magari, sfoderi una maglietta con scritto su “no al lavoro nero e allo sfruttamento”, la città gliene sarebbe enormemente grata.

foto facebook uil viterbo