Studente universitario trovato impiccato: si indaga per istigazione al suicidio

I tanti dubbi sul presunto suicidio del giovane studente universitario che aveva raggiunto Roma per frequentare corsi in un’università privata, proprio non sembra convincere la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, come riporta ilcorrieredellacitta.com

Perplessità del giudice inquirente che nascono da vari fattori, non in ultimo la telefonata, probabilmente l’ultima, alla mamma, la sera prima della tragedia, nel corso della quale, come riporta il Corriere, avrebbe sottolineato il suo entusiasmo di trovarsi nella Capitale e la volontà di restarci. Anche il rinvenimento del corpo apre una serie di interrogativi. Il 20enne corpulento è stato trovato con i piedi poggiati a terra. Insomma, per ora, sono davvero tanti i lati oscuri di una vicenda sulla quale sono tuttora in corso indagini da parte della Polizia di Stato.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita del 20enne. Unica testimonianza su quanto avvenuto prima della tragedia è stata fornita dai compagni di stanza dello studente americano. I ragazzi avrebbero riferito agli inquirenti di essere stati oggetto di avance da parte del 20enne, la sera prima del ritrovamento del cadavere – una versione contestata dai familiari che non avrebbero mai avuto segnali della presunta omosessualità del ragazzo -, e per questo avrebbero deciso di allontanarsi dalla camera e tornarvi solo la mattina seguente per cambiarsi. Alle 8 del 27 giugno, quando sono rientrati in stanza, avrebbero trovato il 20enne che dormiva. Poi il buio… fino al ritrovamento del cadavere da parte di un inserviente della struttura, sollecitato da un docente che non aveva visto lo studente in classe.