Condannato a 2 anni e mezzo un 29enne che l’anno scorso prese a calci e pugni la compagna, minacciando di sfregiarle il volto con l’acido, come riporta il corriere di viterbo.
Solo poche settimane fa, il pm concludendo la requisitoria, ha sostenuto che dall’istruttoria fosse emersa con chiarezza la responsabilità del giovane e pertanto ha chiesto una condanna a 3 anni di carcere per il ragazzo, che nello specifico ha dovuto rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex convivente.
A febbraio scorso la presunta vittima, anche lei ventenne e originaria del sud Italia, aveva riepilogato in aula le violenze che avrebbe subito dal 2016 fino alla primavera del 2023, quando decise di sporgere denuncia contro l’ex compagno, il quale, già dall’inizio del rapporto, avrebbe avuto comportamenti aggressivi nei suoi riguardi, dettati dalla gelosia e da pretesti banali. Dopo le prime avvisaglie, la giovane avrebbe interrotto la relazione pochi mesi dopo il fidanzamento, per poi tornare sui suoi passi in breve tempo. In seguito, stando a quanto riassunto dalla ventenne in occasione della propria deposizione, da allora le prevaricazioni si sarebbero verificate costantemente, tanto che sarebbe stata picchiata anche nel periodo della gravidanza e per nascondere i lividi delle botte sarebbe stata costretta a coprirsi con abiti a maniche lunghe anche in estate.