Il fenomeno dei furti di materiali da lavoro a bordo dei mezzi di piccoli artigiani e operai di imprese specializzate è degenerato in un episodio di violenza a dir poco inquietante. Nel primo pomeriggio di ieri, nella zona del lido di Latina, un giovane che svolge lavori di giardinaggio è stato pestato a sangue da tre uomini mentre cercava di impedire che questi potessero rubare i costosi attrezzi dal suo furgone. Lo hanno persino trascinato sull’asfalto prima di riuscire a dileguarsi. Mentre la vittima veniva trasportata in ospedale da un’ambulanza con lesioni e contusioni soprattutto sul volto, i Carabinieri della Compagnia di Latina si sono già messi sulle tracce dei ladri che hanno commesso la rapina, riuscendo a recuperare uno degli strumenti da lavoro che erano riusciti a portare via, poi restituito alla parte offesa, come riporta latinaoggi.it
I fatti si sono consumati nel grande parcheggio che si trova in via Casilina Sud, non lontano dal Lungomare, dove il ragazzo, un latinense di 22 anni, dopo avere portato a termine un lavoro in quella zona si era fermato per rinfrescarsi e rifiatare. Mentre si trovava a qualche metro dal proprio furgone, il giovane giardiniere si è reso conto che alcuni individui si erano avvicinati al veicolo e, approfittando di un suo momento di distrazione, stavano rubando le attrezzature da lavoro conservate all’interno, come decespugliatori e tagliaerba. A quel punto il ragazzo si è lanciato verso di loro, mentre i tre erano riusciti a tirare fuori dal mezzo due strumenti da lavoro: quando se lo sono trovato di fronte, gli sconosciuti non hanno esitato ad aggredirlo per assicurarsi la fuga, picchiandolo al volto. Ma lui non si è dato per vinto e si è aggrappato a uno dei decespugliatori che gli stavano rubando ed è stato trascinato per alcuni metri prima di riuscire a trattenere il maltolto. Intanto i ladri, rapinatori all’occorrenza, erano già saliti a bordo del loro furgone con l’altro decespugliatore, svanendo nel giro di pochi istanti.
Quando il ventiduenne ha chiesto aiuto, è intervenuta un’ambulanza del pronto intervento sanitario per le prime cure e il trasferimento d’urgenza in pronto soccorso, mentre i Carabinieri si sono occupati delle prime ricerche dei fuggitivi e delle successive indagini con le pattuglie della Sezione Radiomobile e del Comando Stazione di Borgo Sabotino. I militari del maggiore Paolo Perrone hanno raccolto una descrizione dettagliata dei tre sconosciuti e del loro veicolo, avviando la caccia alla banda che ha permesso di recuperare anche l’altro decespugliatore, abbandonato dai banditi a poco più di un chilometro di distanza, probabilmente dopo avere compreso la portata di quanto era successo, con il chiaro obiettivo di disfarsi di una prova.