Incendi in Tuscia, tra le cause pure l’uso imprudente di macchine agricole

C’è anche l’uso imprudente delle macchine agricole tra le principali cause degli incendi nei boschi della provincia. Roghi aumentati negli ultimi anni, anche a causa delle precipitazioni irregolari che hanno causato incendi non solo in estate, da giugno a settembre, ma anche in altri periodi dell’anno, come riporta il corriere di viterbo.

Nel biennio tra il 2022 e quest’anno, i reparti forestali dei carabinieri hanno contestato 260 processi verbali amministrativi per violazione delle norme regionali e nazionali in materia antincendio. Nell’attività penale nello stesso periodo sono state trasmesse all’autorità giudiziaria 59 notizie di reato per incendio boschivo doloso o colposo.

“Tra i comportamenti umani che scatenano gli incendi boschivi – sottolineano i militari dell’Arma -, oltre a quelli volontari sono sempre più rappresentati quelli involontari, che spesso risiedono nello svolgimento di pratiche agricole senza avere adottato tutte le precauzioni necessarie”. Non di rado, infatti, l’utilizzo di mezzi meccanici per le lavorazioni cerealicole o simili in condizioni climatiche estreme innescano incendi su vegetazioni ormai secche e quindi predisposte a propagarli.

Di recente a Vetralla i carabinieri forestali hanno accertato proprio questa dinamica come causa scatenante di un incendio che ha interessato 70 ettari di vegetazione di cui 30 di bosco, per il quale il responsabile è stato denunciato. “ I reparti forestali – prosegue la nota – indagano sulle cause che hanno generato l’incendio, anche con l’ausilio di personale formato per l’applicazione del Metodo evidenze fisiche (Mef), che permette ai militari di individuare il punto di origine del rogo. Sempre nel biennio tra 2022 e 2024 sono stati individuate e denunciate 13 persone ritenuti responsabili di incendio boschivo colposo o doloso”.