Omicidio Bramucci, chirurgo del Gemelli in aula: “Mai chiesti 30 mila euro per operare Elisabetta”

“Visitai la signora Elisabetta Bacchio il 25 ottobre 2022 al Gemelli e non ho mai chiesto a nessuno 30 mila euro per un intervento”. Questo in sostanza è quanto dichiarato ieri in aula dal dottor Fiorenzo De Cicco Nardone, chirurgo del policlinico della capitale che nell’autunno di due anni fa avrebbe avuto in cura Elisabetta Bacchio, vedova di Salvatore Bramucci, freddato con 5 colpi di pistola il 7 agosto 2022 a Soriano nel Cimino, come riporta il corriere di viterbo.

Dunque la visita specialistica risale a due mesi dopo il brutale omicidio per il quale la 48enne si ritrova al cospetto della Corte d’assise di Viterbo insieme alla sorella, Sabrina Bacchio, al cognato, Costantin Pomirleanu, ai due presunti killer Tonino Bacci e Lucio La Pietra, e al loro amico Alessio Pizzuti. “Non so quando sia avvenuta la prenotazione del consulto intramoenia per il dolore pelvico cronico che accusava, ma di solito gli appuntamenti si concordano attraverso la segreteria del nosocomio, il cup o l’assicurazione”, ha dichiarato lo specialista.

A questo punto il pm Massimiliano Siddi, facendo riferimento ai messaggi del 4 giugno 2022 intercorsi tra le sorelle Bacchio, nei quali Sabrina avrebbe contattato Elisabetta per riportarle il colloquio avuto poco prima con il “professore”, che per gli inquirenti sarebbe Bacci, dicendole che l’intervento avrebbe avuto un costo elevato, ovvero 30 mila euro, somma che stando alle ipotesi degli investigatori sarebbe da ricollegare all’omicidio su commissione, ha chiesto al medico-chirurgo conferma sul periodo e se avesse consigliato alla donna un soluzione chirurgica per risolvere la problematica di salute che la affliggeva. “Incontrai la signora a ottobre di quell’anno, come risulta dall’archivio, e non parlammo di intervento o almeno non ne ho memoria. Le prescrissi una cura farmacologica e la vidi fino a maggio 2023”, ha precisato il professionista.