Quando politica e informazione in una città o in una cittadina diventano la stessa cosa in quel luogo c’è un chiaro deficit di democrazia, di pluralismo e di dibattito. Una situazione oscurantista offensiva per il libero pensiero e il confronto pubblico cui cittapaese.eu ed il sottoscritto non hanno alcuna intenzione di partecipare
In questo clima avvilente, terra promessa di frustrati, servi sciocchi, baciapile di infimo livello, il mio augurio è che la lingua italiana non venga oltraggiata da un esercizio quotidiano di mediocrità, ma torni ad essere quell’idioma almeno rispettato nel suo ruolo fondante di distinguere l’uomo dalla barbarie donandogli dignità e intelletto.