Viterbo, città dove la storia e la cultura è nascosta in ogni angolo e anche nel sottosuolo. Ne è testimonianza il cantiere da poco aperto a Piazza del Plebiscito e già oggetto di attenzione sin dai primi momenti a causa della condotta fognaria portata alla luce durante l’asportazione dello strato detritico antropico, necessaria per raggiungere la quota prevista dal progetto.
Le macchine escavatrici, hanno divelto la copertura del condotto fognario, costituita dai classici elementi lapidei in pietra di peperino, che caratterizzano buona parte delle vecchie condotte fognarie del centro storico. Così come da cronoprogramma, nella giornata odierna, sono iniziate le verifiche dello strato sottostante la quota di progetto, al fine di verificare che non vi siano presenze archeologiche di particolare rilievo.
La Sovrintendenza ai Beni Archeologici ed Architettonici dell’Etruria Meridionale, stamane era presente in cantiere per assistere all’inizio delle operazioni di verifica, che interesseranno tutta l’area ad oggi occupata dal cantiere. Si è posta in questi giorni forse anche troppa attenzione sul cantiere di Piazza del Plebiscito, cosa che non era avvenuta durante l’arco dei lavori che hanno interessato la riqualificazione della prima parte della piazza, quella frontale alla Prefettura, magari perchè i lavori sono stati effettuati in concomitanza di una estate con temperature torride, mentre questo autunno piuttosto mite, permette di affacciarsi con più facilità nelle ore diurne verso il centro della città.
Rimaniamo comunque tutti in trepidante attesa delle risultanze delle verifiche archeologiche e della tempistica relativa al termine dei lavori, a questo punto strettamente legata ai tempi dettati dalla Sovrintendenza.
(foto corriere di viterbo)