Civita Castellana, bacia una bimba, condannato a 2 anni e mezzo

Condannato a due anni e mezzo il manovale rumeno di 43 anni che il pomeriggio del 22 ottobre 2019 a Civita Castellana avvicinò una bambina di 6 anni per poi accarezzarle i capelli e baciarla sulle labbra, come riporta il corriere di viterbo.

Tutto questo sarebbe avvenuto sotto gli occhi della madre 36enne, anche lei rumena e costituitasi parte civile con l’avvocato Walter Pella nel dibattimento che si è concluso ieri con la sentenza di primo grado, emessa dalla Corte d’Assise, coordinata dal presidente del tribunale, il giudice Francesco Oddi.

In mattinata, concludendo la requisitoria, il pm Paola Conti ha chiesto che fosse riconosciuta al 43enne, presente in aula, la lieve entità del fatto, avanzando un’istanza di condanna a 2 anni. A luglio la madre della piccola aveva ricostruito i fatti dinanzi alla giuria: “Stavamo attraversando la strada per andare al parco e dall’altra parte c’era quest’uomo che conoscevo di vista. Vedendoci avanzare ci fece cenno da lontano e nel momento in cui ci trovammo di fronte scambiammo dei convenevoli e si mise ad accarezzare i capelli della mia bambina, quando ad un tratto si chinò per baciarla. Lei per lo spavento indietreggiò, quindi io mi parai davanti a lei per proteggerla e notai che lui emanava un odore sgradevole di alcol. Quindi raggiunsi un gruppetto di mamme e chiesi loro se avessero visto cosa era accaduto, ma nessuno si accorse di nulla. A quel punto andai dai carabinieri e sporsi denuncia”.

Secondo Marilena Mazzolini, perito al quale la Corte aveva commissionato una perizia, volta ad accertare l’attendibilità della ragazzina e la relativa capacità di essere interrogata in modalità protetta, la bambina non sarebbe stata in grado di testimoniare e non ha ritenuto opportuno sottoporla a tale stress. Al termine della camera di consiglio, la Corte ha inflitto due anni e mezzo di reclusione all’operaio, concedendogli la lieve entità, così come sollecitato dalla procura. Tuttavia il verdetto, oltre a sospendere la patria potestà dell’uomo, padre di 5 figli, prevede che, una volta scontata la pena, il 43enne si tenga alla larga per un anno dai posti frequentati da minorenni.