Viterbo, minacciato con un machete alla gola in pieno centro, in via dei Mille

“L’imputato mi puntò la lama di un machete alla gola mentre tornavo a casa intimandomi di dargli la borsa”. Questo l’incipit del racconto reso in aula ieri da un 35enne, il quale, quasi un anno fa, fu aggredito da un uomo italiano in pieno centro.

“La sera del 25 gennaio scorso stavo percorrendo via dei Mille e quando svoltai in via del Bottalone mi accorsi di un ragazzo che stava parlando al telefono ed era piuttosto esagitato – ha spiegato il 35enne -. Con lui c’era una ragazza che cercava di distendere gli animi. Dopo aver fatto qualche metro improvvisamente me lo ritrovai davanti e mi puntò alla gola un machete con una lama di 40 centimetri toccandomi la giugulare. Allo stesso tempo ripeteva in continuazione di consegnargli la borsa che tenevo a tracolla. La donna che era con lui provava verbalmente a calmarlo ma senza intervenire in maniera concreta. Io rimasi pietrificato, fermo e zitto. Poi mi voltai a sinistra per fuggire cambiando strada”.

Tuttavia il tentativo della vittima andò a vuoto. “Lui mi bloccò parandosi ancora di fronte a me con il coltello e così facendo mi impedì di proseguire – ha proseguito il giovane -. Allora accorgendomi di avere la destra libera, ne approfittai e mi diressi verso casa. Camminai velocemente senza voltarmi, quindi non so se mi abbia pedinato. Una volta entrato nel mio appartamento chiamai le forze dell’ordine e poco dopo sporsi denuncia”. Il 35enne riconobbe l’imputato, attualmente detenuto a Mammagialla, nelle immagini racchiuse in un fascicolo fotografico che gli fu mostrato in occasione della querela.

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