Appalto rifiuti, Arena: “Le proroghe sono illegittime. Il consiglio comunale ora chiarisca”

Il 2025 sarà l’anno del nuovo appalto dei rifiuti. Lo ha detto nelle settimane scorse l’assessore all’ambiente Giancarlo Martinengo che, “ragionevolmente”, pensa di poter arrivare all’affidamento entro il primo trimestre del nuovo anno.

Se quella di Martinengo sarà stata l’ennesima profezia sbagliata lo scopriremo presto. Nel frattempo c’è chi ha scoperto l’incompatibilità delle proroghe ripetute – adottate dall’amministrazione Frontini per far fronte ai tempi lunghi della burocrazia – con il quadro normativo attuale. Si tratta dell’ex sindaco Giovanni Arena, che di rifiuti, da amministratore, si è occupato a lungo.

Arena richiama l’attenzione su una recente pronuncia dell’Anac, datata 28 novembre 2024, che ha rappresentato l’atto conclusivo di un procedimento di vigilanza su un grande Comune avviato a seguito di un esposto. L’autorità anticorruzione in quella circostanza, nel ribadire l’illegittimità delle proroghe, ha richiamato le amministrazioni a rispettare le regole e a motivare eventuali prolungamenti dei contratti solo per “eccezionali ragioni oggettive estranee alle amministrazioni stesse e in alcun caso imputabili a queste ultime”.

“La gestione in proroga per oltre due anni del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani è in contrasto con la normativa vigente, i principi comunitari, i diversi orientamenti della giurisprudenza e dell’ Anac – sottolinea Arena -. Richiamando la giurisprudenza, la scelta di una amministrazione deve rispondere ad eccezionali ragioni oggettive estranee alle amministrazioni ed in alcun caso imputabile alle stesse. Nella fattispecie di cui trattasi, le responsabilità dei ritardi sono state imputate ad inadempienze del Comune”.