“Sul termalismo l’amministrazione Frontini non ha messo né soldi, né personale comunale che se ne occupi”. L’affondo arriva dal consigliere di opposizione Andrea Micci (Lega) in risposta al tavolo che la giunta ha deliberato per parlare di questo tema. “Se oggi la maggioranza decidesse di redigere un bilancio di metà mandato, sul termalismo si presenterebbe a mani vuote”, prosegue Micci, come riporta il corriere di viterbo.
Insomma, non solo sul termalismo non ci sarebbero i soldi, ma, secondo la Lega, nemmeno personale all’interno del Comune che segua questa materia.
“Il tavolo mi sembra solo un modo per mascherare l’assenza di idee, ma soprattutto, l’intenzione di non fare nulla di concreto”, sottolinea l’esponente della minoranza. Il tavolo istituito dall’amministrazione per “favorire le necessarie sinergie” e come “elemento cardine per dare una chiara identità al termalismo nella città di Viterbo”, recita la deliberazione di giunta n. 6 del 17 gennaio, viene così sonoramente “fischiato” dall’opposizione.
Lapidario pure Giulio Marini: “Un passo in più rispetto al tavolo bisognava averlo fatto – dice l’ex sindaco -. Il termalismo non è mai stato affrontato come settore produttivo. Ci sono due cose da fare: recuperare l’acqua necessaria per sviluppare in maniera forte il settore termale e snellire le pratiche amministrative per chi vuole investire sul territorio. Bisogna fare chiarezza, però, sulla situazione dell’acqua. Solo così potremo essere attrattivi per gli operatori nazionali e internazionali, anche per il rilancio delle ex terme Inps”.