Fotovoltaico a Montalto, la sindaca: “Hanno devastato questo territorio”

Ha ereditato una situazione catastrofica e, come un moderno don Chisciotte, si ritrova a combattere da sola una guerra. Non contro i mulini a vento ma, sempre per restare in tema di energie alternative, contro i campi fotovoltaici. Quelli che da settembre 2023 hanno sepolto un’intera zona, il Quartuccio, sotto una distesa di pannelli solari.
Lei è Emanuela Socciarelli, sindaca di Montalto di Castro dal 2022, che, nell’ennesima giornata sull’orlo di una crisi di nervi, si sfoga con il Corriere.

Per la cronaca, Quartuccio è oggi il cuore del più grande polo fotovoltaico d’Europa, un progetto che si estende su mille ettari di terreno e che ha stravolto radicalmente il territorio maremmano. L’eredità delle passate amministrazioni e il peso delle autorizzazioni concesse dalle conferenze dei servizi si sono abbattuti sulla sindaca e sulla sua squadra, costretti a destinare quasi tutte le risorse, umane ma anche psicologiche, a questa emergenza.
“Dal mio insediamento – spiega Socciarelli – io non ho più autorizzato nulla. Altrettanto ha fatto la Regione Lazio. Tutto ciò che vediamo oggi qui è stato deciso tra il 2020 e i primi sei mesi del 2022. Mi sono ritrovata con venti ditte al lavoro contemporaneamente e un territorio devastato. A settembre 2023, quando i cantieri sono partiti a pieno regime, le strade sono state letteralmente sventrate. Al Quartuccio non c’è più spazio neanche per infilare una spilla”.

Socciarelli denuncia un sistema di autorizzazioni che non ha tenuto minimamente conto della delicatezza del territorio: “Le precedenti amministrazioni non hanno gestito questa emergenza. Non si è pensato che sotto le strade passano acquedotti che potevano rompersi. E si sono rotti. Ora dobbiamo rifare tutta la rete idrica, che è proprietà del Comune, sottostante cavidotti di media tensione. Lavoriamo senza sosta: aspettiamo che l’utima ditta completi i lavori del fotovoltaico e piazzi l’ultimo binder per ripristinare le strade e restituire una vita serena ai cittadini”.

La situazione è resa ancor più difficile dalla mancanza di personale e risorse: “Abbiamo solo otto vigili urbani, quando ce ne vorrebbero almeno quaranta per gestire un’emergenza simile. Ho creato una task force interna al Comune dedicata solo al fotovoltaico, che ci assorbe ormai tutte le energie. Ogni giorno siamo in riunione fino a tarda sera, a controllare lavori e cercare di limitare i danni. Dobbiamo stare sopra le ditte come avvoltoi, ma è normale che qualcosa poi sfugga”.