Cibo scaduto e lavoratori in nero, chiuso ristorante etnico

“I carabinieri della compagnia di Viterbo hanno predisposto un servizio di controllo di alcuni locali pubblici che ha visto impegnati i militari della stazione di Grotte Santo Stefano, del nucleo carabinieri forestale, del nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) e del nucleo ispettorato del lavoro (Nil) del capoluogo, nonché il personale dell’Asl – Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione (Sian) di Viterbo”, si legge in una nota dell’Arma.

Cibo scaduto e lavoratori in nero, chiuso ristorante etnico

“Durante il servizio – spiegano i militari -, presso un noto ristorante etnico è stata rilevata la presenza di due lavoratori irregolari su 17 presenti, che hanno determinato la notifica di sanzioni amministrative per complessivi 10.300 euro e prevedendo la sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale”.

“Inoltre, sono state accertate delle carenze igienico – sanitarie, procedurali e strutturali in conseguenza delle quali sono state elevate ulteriori sanzioni amministrative per complessivi 5.500 euro – si legge nella nota -, nonché disposto il sequestro del locale adibito a deposito di alimenti (non autorizzato dall’Asl) e di circa 2.200 chili di prodotti alimentari, in parte scaduti o mancanti di tracciabilità, disponendo la cessazione dell’attività imprenditoriale a tempo indeterminato. Infine, in un terreno di pertinenza del ristorante, sono stati rinvenuti cumuli di scarti di lavorazione edilizia e, pertanto, il titolare è stato deferito alla competente autorità giudiziaria per gestione non autorizzata di rifiuti”.

“L’operazione – conclude la nota -, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e repressione dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta a quei comportamenti che mettono a rischio la salute dei cittadini e al fenomeno dello sfruttamento della manodopera, e conferma il costante impegno dell’arma nelle attività di tutela dei consumatore e dei lavoratori”.