La posizione degli esperti dopo che i Cdc americani hanno raccomandato i nuovi vaccini anti-Covid a tutti dai 6 mesi di vita in su. Negli Usa i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) raccomandano i nuovi vaccini anti-Covid a tutti dai 6 mesi di vita in su. Ma cosa dicono gli esperti in Italia, qual è la posizione degli studiosi? Ci spiega il tutto adnkronos.it
La raccomandazione dei Cdc ( ci informa del tutto adnkronos.it) “conferma quello che si è detto anche in passato, ovvero che per i bambini più piccoli e per la tutta la popolazione che non rientra nelle categorie con comorbidità, un richiamo del vaccino aggiornato anti-Covid è sempre utile”, dice all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma.
“Va ricordato che questa è una malattia fastidiosa anche nei soggetti sani e nei bambini più piccoli – continua Andreoni – essere vaccinati riduce poi il rischio di Long Covid. Quindi i Cdc hanno rilasciato una raccomandazione corretta, più popolazione è protetta e meno il virus circola colpendo magari chi è molto fragile o immunocompromesso”.
“Non sono assolutamente d’accordo” con i Cdc, commenta invece Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Non dobbiamo ricommettere il medesimo errore già commesso due anni fa allargando la vaccinazione a tutti da 0 a 100 anni senza nessuna distinzione. Noi dobbiamo, per quanto riguarda l’Italia perché ovviamente a me dei Cdc interessa sinceramente poco, cercare di evitare gli errori commessi nel passato”. Sui suoi ragazzi Bassetti è lapidario: “I miei figli e mia moglie non si vaccineranno”.