A quanto pare la Tuscia non è una provincia che dà molte opportunità di lavoro e di serenità economica ai giovani: in dieci anni questi ultimi sono diminuiti di quasi 10 mila unità, preferendo in molti l’emigrazione a caccia di impieghi più stabili e remunerazioni più soddisfacenti.
Disoccupazione e sottoccupazione sono due problemi giganteschi che la Tuscia ha da sempre e che la politica non solo non è riuscita ad eliminare, ma nemmeno a cercare di farlo.
Il lavoro che continua ad essere considerato una concessione feudale, legatissimo a giri chiusissimi di soliti noti, le professionalità che non hanno modo di emergere seppur si sviluppano in quanto tali.
Sebbene il punto di non ritorno sia stato raggiunto e superato da tempo, non si intravedono tentativi seri d’intervento, ma i soliti muri di gomma impenetrabili al solo affacciarsi sul tavolo della gravissima situazione.