Nuovi accessi da viale Marconi e via Portuense, sia a piedi (attraverso due sottopassaggi) che con percorsi ciclopedonali, riqualificazione delle pensiline e poi l’allargamento di via Portuense con la realizzazione di un grande viale alberato per permettere di arrivare “a dama” anche in bicicletta. È la rinascita della stazione Trastevere. Che per tanto tempo è stata accessibile solo da un lato della città (quella di piazzale Flavio Biondo, alla fine di circonvallazione Gianicolense) ma entro il Giubileo si aprirà ad un’altra parte della città, quella di viale Marconi, favorendo l’afflusso di una grande quantità di utenti che oggi sono costretti a fare un significativo pezzo di strada in più per entrare. Gli assessori capitolini all’Urbanistica e alla Mobilità, Maurizio Veloccia ed Eugenio Patanè, hanno firmato con l’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, alla presenza dei presidenti dei Municipi 11 e 12 (Gianluca Lanzi ed Elio Tomassetti) il protocollo di intesa che definisce gli obiettivi comuni e le funzioni da realizzare nell’area della stazione ed è necessario per coordinare i prossimi interventi previsti sull’intera area, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro tra Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani e Comune di Roma. In questo contesto sono previsti gli interventi finalizzati a realizzare un disegno complessivo e integrato per riqualificare l’ambito della stazione ferroviaria come nodo trasportistico e polo di attrazione dei servizi, connessi e non, al viaggio.
Nel protocollo è inserito il secondo ingresso della stazione, lato viale Marconi, che sarà accessibile entro la fine del Giubileo (2025), attraverso la riapertura e il prolungamento di un sottopasso esistente di stazione per il collegamento verso via Portuense. Questo intervento, finanziato da Rete Ferroviaria Italiana con 10,5 mln di euro, consentirà un aumento del bacino pedonale della stazione di quasi il 50% e permetterà la riqualificazione dell’area, la razionalizzazione degli spazi verdi e dei servizi al viaggiatore con la realizzazione di viabilità interna e di punti Kiss&ride.
“Trasformiamo una favola in realtà- ha detto Veloccia- Da tanti anni si parla di un’apertura dal fronte di viale Marconi per l’accesso alla stazione Trastevere, i lavori sono iniziati, alcune attività sono state avviate prima dell’estate e altre lo saranno in questi giorni. Parliamo dell’apertura della stazione alle spalle di piazzale Flavio Biondi e quindi della possibilità di arrivarci da via del Fornetto in modalità carrabile con un Kiss and Ride oppure pedonale e, sempre a piedi, sarà possibile arrivare a stazione Trastevere da via Portuense senza che i cittadini siano costretti ad arrivare fino alla circonvallazione Gianicolense”.
Dopo il 2025 ci sarà una seconda parte di lavori “ancora più ambiziosa- ha sottolineato Veloccia- perché permetterà di riqualificare anche l’accesso carrabile, con un allargamento di via Portuense sbancando alcune aree di Fs, e realizzare un viale alberato ciclopedonale che permetterà di entrare direttamente in stanzone. Questa fase costerà oltre 30 milioni, per un investimento complessivo che va dai 40 ai 50 milioni”.
La riqualificazione della stazione Trastevere si inserisce all’interno di altri interventi rivoluzionari per la mobilità dell’area di viale Marconi e non solo. “Sono in corso i lavori per un parcheggio da 450 posti auto su piazzale della Radio, che sarà sostitutivo della sosta su strada, in vista di altri progetti che renderanno più efficiente il trasporto pubblico- ha spiegato Patanè- Ad esempio il tram Marconi, che ha superato positivamente la conferenza dei servizi e da una parte, passando l’Ardeatina, arriverà fino a Subaugusta ricollegandosi al tram Togliatti, mentre verso nord si collegherà all’attuale sede tramviaria delle linee 3 e 8″.
Inoltre, la stazione Trastevere “è coinvolta anche nel nuovo piano depositi tram e nella sua ultima propaggine a nord, cioè il grande triangolo tra via Majorana e circonvallazione Gianicolense, realizzeremo il deposito del tram 8- ha aggiunto Patanè- Attualmente i convogli che prendono servizio per questa linea partono addirittura da Porta Maggiore attraversando tutta la città: è sconveniente e inefficiente”.
La riqualificazione dello scalo prevederà anche il recupero di alcuni volumi edificabili: “È in corso l’elaborazione di una proposta di variante urbanistica al vigente piano di assetto di Trastevere, Porto Fluviale e Quattroventi, per la quale FS Sistemi Urbani ha avviato anche una collaborazione con l’Università La Sapienza”, ha detto Lebruto.
In questo contesto “Possiamo ragionare con La Sapienza e Roma 3 di realizzare anche degli studentati”. Il programma prevede “la redistribuzione dei volumi e delle funzioni del sub comprensorio Trastevere, coerentemente con le rinnovate esigenze del contesto urbano- ha continuato Lebruto- Tali operazioni sono necessarie per ottenere previsioni urbanistiche più coerenti con le attuali esigenze e con gli sviluppi futuri del quadrante urbano, oltre a favorire la creazione di una nuova infrastruttura per la mobilità e l’insediamento di nuove funzioni, a destinazione commerciale e ricettiva, a servizio del nuovo fronte sud di stazione”.
Insomma la rinnovata stazione Trastevere sarà “un hub della mobilità capitolina, che funzionerà come una porta girevole da cui ciascuno entrerà e uscirà da qualunque quadrante arriverà, in maniera agevole ed autonoma, e- ha concluso Lebruto- diventerà la cerniera del quadrante Gianicolense/Marconi”. (AGENZIA DIRE)