Concesso il rito abbreviato a due trentenni nigeriani arrestati il 25 ottobre con l’accusa di aver messo in piedi un market della droga in centro. A scoprire il giro di spaccio i carabinieri, che poche settimane fa avevano perquisito un appartamento in una traversa di Corso Italia, come riporta il corriere di viterbo.
Durante l’ispezione i carabinieri avevano scovato eroina, cocaina, marijuana e hashish, oltre a una bilancia di precisione e 2 mila euro in banconote, occultate in diversi nascondigli, anche in dei calzini e nel tubo della cappa della cucina. Gli investigatori avevano sequestrato un tipo di eroina denominata “brown sugar”, prodotta principalmente in Iran, Pakistan, India, Nepal e, soprattutto, Afghanistan.
A conclusione del blitz i militari avevano arrestato un 31enne e un 36enne. Si tratta degli stessi presunti pusher che a marzo scorso erano già finiti davanti al giudice monocratico del tribunale di Viterbo dopo essere stati arrestati all’inizio dell’anno per essere stati sorpresi a conservare in casa più di cento ovuli di eroina. Otto mesi fa il magistrato aveva accolto l’istanza del difensore, l’avvocato Matteo Moriggi, che aveva chiesto la messa alla prova, e pertanto il primo processo a loro carico era stato sospeso ed entrambi erano stati rimessi in libertà per poi essere arrestati di nuovo neanche 20 giorni fa.