60 enne algerino durante Pasqua musulmana  sferrò una testata ad un ex dipendente ad Acquapendente

Condannato a un anno e 15 giorni con pena sospesa un 60enne algerino che sferrò una testata a un ex dipendente nel corso delle celebrazioni della Pasqua musulmana ad Acquapendente nell’agosto 2018.

Il 60enne, titolare di una ditta di pulizie, ha dovuto rispondere di lesioni per aver colpito in pieno volto un ragazzo, originario del Marocco, nel bel mezzo di un rito sacrificale che si svolse presso il mattatoio Ilco. “Mentre stavo pagando un montone, il mio ex datore di lavoro, che nel frattempo stava tagliando la carne e aveva il coltello in mano, mi insultò e quando mi avvicinai per chiedergli se ce l’avesse con me mi diede una testata e mi minacciò con un coltello”, dichiarò a marzo 2021 la vittima, difesa dall’avvocato Arianna Morelli.

Il giovane nella stessa circostanza, spiegò di essere stato soccorso e trasportato all’ospedale di Belcolle chiarendo inoltre di aver lavorato per 7 anni alle dipendenze del 60enne, con il quale si era lamentato per non aver ricevuto la busta paga di cui aveva bisogno per rinnovare il permesso di soggiorno e di non essere pagato abbastanza per mantenere la propria famiglia.

Ieri in aula, il pm, concludendo la requisitoria, ha chiesto una condanna a 8 mesi di carcere. Al termine della camera di consiglio, la sentenza emessa dal giudice ha condannato il 60enne a un anno e 15 giorni, stabilendo una provvisionale di 5 mila euro nei confronti della vittima da liquidarsi in sede civile. (c.d.v.)