Mobilità ciclabile, Frontini: “E’ il presente in Italia e in Europa, basta Viterbo fanalino di coda”

In una nota la sindaca Frontini ribadisce le scelte della sua amministrazione relative alla “mobilità dolce”.

“La mobilità ciclabile- sottolinea- è il presente in Italia e in Europa. Anche su questo, Viterbo è stata a lungo fanalino di coda. Prima di iniziare i 30 km di ciclovie, avevamo 0 km di piste, e poi gridiamo allo scandalo se Legambiente ci fa notare che non siamo così sostenibili, o se – al contrario – facciamo registrare il triste primato italiano di 77.6 auto ogni 100 abitante.

Viterbo non ha un piano del traffico, nè un piano della mobilità sostenibile: fondamentali strumenti di programmazione che pianificano la mobilità per i prossimi 10 anni. Il nostro Piano Urbano della mobilità Sostenibile sta per essere messo a bando, finanziato col primo bilancio della nostra amministrazione perché è cruciale, cruciale averne uno”.

“E non diciamoci- puntualizza la Frontini- che a Viterbo non si può perché ci sono le salite e le discese, non cerchiamoci sempre un alibi all’innovazione: anche a Trento, o a Bolzano ci sono le salite e le discese eppure parliamo della terza e della quinta città italiane per utilizzo delle bici. Nel 2012, agli albori della mia presenza in amministrazione, organizzai la prima (e finora unica) settimana europea della mobilità sostenibile. Nel 2017, il Viterbo2020 in Tour estivo si svolse in bici elettrica, ci arrivai a San Martino, e fino a Roccalvecce!”.

“Ovunque si parla di mobilità- conclude la sindaca- come asset centrale della protezione dell’ambiente e dell’ecosistema, alias del futuro. Abbiamo appena iniziato, saranno 30 km totali, con ciclostazioni di bike sharing vicino alle sedi dell’Università, le stazioni, le porte di ingresso a Viterbo.