Non accenna a diminuire la pressione della crisi economica sulla provincia di Viterbo. Piccole aziende, artigiani, ma anche cittadini, sono alle prese con rate sempre più alte da pagare. Tante le ombre che pesano sul Viterbese, anche se allo stesso tempo si intravede un po’ di luce in fondo a tunnel e, di conseguenza, una via di uscita, come scrive il corriere di viterbo.
SA parlarne è Maurizio Rubini, referente dell’organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, composto da esperti del settore, commercialisti e avvocati, tutti iscritti all’ordine di appartenenza. Rubini si esprime con parole realistiche, e a tratti rassicuranti, per una graduale inversione di rotta.
“Nell’ultimo anno – spiega – le richieste di aiuto sono cresciute notevolmente, ben 34 tra imprese e consumatori, ma di contro siamo anche a nominare più gestori per presentare nuovi piani economici. Questo significa che a Viterbo in questo momento c’è una sensibilità crescente legata a questo momento storico, fatto spesso di oggettive difficoltà, quasi sempre non imputabili al soggetto che si trova coinvolto nella crisi. Insomma la crisi generale è profonda, ma il tribunale di Viterbo, nella fase attuale, si sta mostrando più aperto, con un orientamento maggiormente adeguato alla profonda situazione di difficoltà economica che stanno vivendo le persone in affanno e al limite delle possibilità di sopravvivenza”.