Pubblichiamo di seguito la nota della sindaca Frontini sul giorno contro la violenza sulle donne
Le istituzioni siano tutt’uno con il contrasto alla violenza sulle donne. Oggi e gli altri 364 giorni dell’anno, chiunque indossi una fascia o ricopra ruoli di governo e responsabilità politica, sociale, culturale sia tutt’uno con il contrasto alla violenza sulle donne. Perchè è una piaga sociale, è una devianza culturale e per estirparla ci vuole il coraggio di varare, ad ogni livello, provvedimenti che siano esemplari nella prevenzione, nell’educazione, nella sensibilizzazione, nella repressione e nella pena.
Perché le donne che si ribellano hanno coraggio. Le donne che riescono ad uscirne prima che sia troppo tardi hanno coraggio. Le donne che denunciano hanno coraggio. Chi non ha vissuto un rapporto tossico, chi non si è mai trovata nella vita ad essere o a subire, a volte entrambe le cose, l’elemento tossico di una relazione? Oggi forse nessuno, tra le nuove generazioni soprattutto, a tutte e a tutti è capitato almeno una volta. È difficile, nell’intimità di una relazione, tracciare il confine tra l’affidarsi e il dipendere, tra la complicità e l’esclusività. Ma c’è un limite invalicabile oltre il quale ogni giustificazione, ogni senso di colpa, ogni legame affettivo decadono. Quel limite è proprio la violenza: verbale, fisica, sessuale. È la prevaricazione e il soggiogamento. L’antidoto è l’equilibrio, la coscienza dell’autodeterminazione, l’indipendenza economica, l’educazione al rispetto e all’accettazione del rifiuto, la normalizzazione del linguaggio di genere.
Noi abbiamo una responsabilità e dobbiamo incidere, di questo tema se ne deve parlare affinché si senta sempre più pressante l’urgenza di agire. Da donna, da Sindaca di una splendida città, da persona che come tante altre ha inferto e subito ferite, cucito strappi, rispettato cicatrici oggi celebro la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non abbiamo scuse, non ci sono scuse.