Il video è stato realizzato da Daniela Cono con le illustrazioni di Alessandra Fierro
Cosi Maria Laura Ronzoni, la compositrice, racconta la realizzazione del video:
“Nelle indicazioni registiche fornite e Daniela e Alessandra per la realizzazione del video ho voluto che le immagini costruissero un livello narrativo parallelo al racconto di Wedekind, avvicinando il piano poetico, simbolico e musicale allo sviluppo della tragedia vera e propria.
Il padre, nel mio testo, rappresenta la figura maschile riferibile alla società patriarcale e autoritaria che opera la morte vera e propria della bambina. Nel racconto di Wedekind non c’è menzione al padre di Wendla. Questa figura, con un colpo di genio, è rimpiazzata dal medico, complice della madre, ma il significato è inequivocabile. Nel video abbiamo voluto far sparire anche il medico, sostituito dallo strumento di morte, una siringa gigante, da sempre terrore dei bambini.
Abbiamo voluto inoltre che le immagini del video che commentano il chorus fossero, dal punto di vista grafico e stilistico, completamente staccate dalle strofe.
Mentre la voce canta in modo ripetitivo “Dream, sweet dreams”, una ninna nanna per Wendla, si vedono silhouette di corpi che si muovono in modo frenetico e scoordinato, a tratti persino fuori tempo. Sono gli adulti che uccidono Wendla mentre le augurano la buona notte.
L’ironia è agghiacciante e offre uno spunto per sottolineare il contrasto brutale tra il mondo naive di Wendla e quello degli adulti, crudeli, idioti, vuoti, ipocriti, corrotti e schizofrenici così come li vedeva Wedekind.