Francesca Pietrangeli (Viterbo 20 20): “Ecco gli obiettivi della mia delega alle Nuove Generazioni”

Pubblichiamo di seguito una nota scritta, in esclusiva per cittapaese.eu, dalla consigliera comunale di Viterbo 20 20 Francesca Pietrangeli, esplicativa riguardo alla sua delega alle Nuove Generazioni. La suddetta nota rientra nell’attenzione che da tempo il nostro giornale riserva alle tematiche sociali e alle esigenze e al vissuto dei più giovani

La delega alle Nuove Generazioni è una delega ricca, densa di stimoli, progettualità e aspetti da affrontare.
Sono molti gli ambiti in cui sto profondendo le energie.

Quando si parla di Nuove Generazioni si tratta del nostro futuro, dei cittadini del domani e mai come ora è urgente affrontare la realtà. Molti giovani che non si sentono ascoltati, non desiderano, subiscono l’ansia da prestazione nelle scuole e nelle Università, non si sentono seguiti nel salto post diploma di maturità. Il c.d. disagio giovanile esiste e l’intento è quello di contrastarlo non solo ex post, ma anche ex ante, volendo neutralizzare le cause di questo disagio.

Oltre all’elevata attenzione dedicata all’empatia insieme alla collega Rosanna Giliberto, affinché i ragazzi possano riscoprire e riconoscere le emozioni proprie e altrui, un altro elemento fondamentale è stimolare la presa di coscienza dei giovani del loro ruolo di cittadini, far comprendere loro che sono parte interante di una collettività con diritti e doveri. Il Consiglio delle bambine e dei bambini e delle ragazze e dei ragazzi ha proprio questo scopo. Consentire ai nostri ragazzi di
incontrarsi, confrontarsi e promuovere idee ed iniziative che il Consiglio Comunale affronterà, per il bene della città. È uno strumento di educazione civica, di cittadinanza attiva in cui sono riposte molte speranze e ad ora notiamo che i piccoli consiglieri stanno sempre più apprezzando il loro ruolo, trattando in Sala Consiliare tematiche con una naturalezza sorprendente.


Un altro ambito che aiuta i giovani per il proprio sviluppo e benessere psicofisico è lo Sport, quello buono, quello sano, quello scevro da bullismo, da discriminazioni di ogni tipo, così come prevede recentemente la Costituzione al comma 7 dell’art. 33. Lo sport ha una valenza sociale ed educativa inestimabile, perché i ragazzi giocando apprendono le regole del gioco, imparano a relazionarsi con gli altri, competono ma sempre nel reciproco rispetto. Questo ha anche risvolti nell’ottica inclusiva, perché lo sport forse è lo strumento migliore attraverso il quale l’inclusione può realizzarsi al meglio, poiché un atleta è un atleta. Non ci sono distinzioni.