È stato fermato l’uomo che, ieri sera, aveva trasportato con l’auto la moglie all’ospedale di Civita Castellana dicendo che era caduta dopo un malore e per la quale i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
La procura di Tivoli, guidata da Francesco Menditto, ha emesso un decreto di fermo nei confronti di C.G., di 73 anni, accusato dell’omicidio aggravato della moglie D.R., di 71 anni.
Non risultano, fanno sapere gli inquirenti, precedenti denunce nei confronti dell’uomo per violenza domestica o altri reati ai danni della donna.
La natura delle lesioni riscontrate ha insospettito i medici che hanno allertato immediatamente i carabinieri. I militari delle compagnie di Civita Castellana e di Bracciano hanno dato il via alle indagini, trovando “numerosi indizi e rilevando numerose tracce – sottolineano gli inquirenti – anche all’interno dell’abitazione della coppia”.
L’abitazione è stata sottoposta a sequestro e “sussistendo il concreto pericolo di fuga dell’uomo” la procura ha emesso il decreto di fermo nei confronti dell’uomo.
La Procura di Tivoli procede per omicidio aggravato nei confronti del 73enne. Nel giorno di Capodanno, l’uomo alla guida della sua auto è arrivato in ospedale a Civita Castellana, chiedendo di soccorrere la moglie rimasta ferita, a suo dire, cadendo a causata di un malore.
I medici del pronto soccorso, però, hanno costatato che la donna era morta a causa di ferite riportate alla testa non compatibili con una caduta. Per questo sono stati allertati i carabinieri della compagnia di Bracciano che hanno competenza sul territorio di Sant’Oreste, comune in cui la coppia viveva e dove si ipotizza sia maturato il delitto.