Come è andato il 2023 per le imprese viterbesi e, in generale, nella Tuscia? Pubblichiamo di seguito l’intervista concessa al corriere di Viterbo da Sergio Saggini, presidente di Unindustria Viterbo: “Opportunità come Pnrr e bonus edilizi – afferma – hanno contribuito a risollevare l’economia del territorio, dando ulteriore impulso alla ripresa conseguente alla pandemia. Purtroppo gravi criticità come il rialzo dei tassi di interesse, l’inflazione e il quadro geopolitico internazionale condizionano tuttora l’intera situazione”.
Quali previsioni si sente di fare per l’anno appena cominciato?
“Dovremo essere tutti pronti, dalle imprese alle istituzioni, ad affrontare un possibile rallentamento di cui si avvertono già i segnali, come nel comparto edilizio. Ci sarà da mettere in campo il massimo impegno per non farci trovare impreparati alle sfide del prossimo futuro. Credo che se la Tuscia dimostrerà unità d’intenti sarà possibile intraprendere un reale percorso di sviluppo”.
Pensa che le imprese viterbesi siano attrezzate per reggere il mercato?
“Sì, assolutamente. Prendiamo ad esempio il distretto ceramico di Civita Castellana, eccellenza internazionale nei sanitari: 28 aziende su otto comuni, con circa 2mila 100 unità di forza lavoro. Nel 2022 il fatturato è stato di 377 milioni di euro, con un export del 45 per cento. Nonostante una frenata fisiologica, è una realtà molto competitiva. Ma penso anche alle altre eccellenze del Viterbese in diversi settori, dall’edilizia al turismo, dall’agroalimentare alla moda”.
E’ soddisfatto dell’offerta turistica della città e della stagione appena conclusa o c’è qualcosa da migliorare?
“L’ultima stagione è stata positiva, le presenze sono in aumento e le imprese ne hanno beneficiato. Però è chiaro che questa città e questo territorio, che ormai da anni aspirano a diventare pienamente turistici, non possono accontentarsi e devono lavorare ogni giorno per migliorare offerta e servizi e compiere il salto di qualità, creando i presupposti per attirare investimenti. Il capoluogo, inoltre, potrà presentarsi in una veste più attraente grazie ai progetti Pnrr, tutti aggiudicati. Il discorso riguarda l’intero sistema territoriale, collegandosi a questioni di primo piano come le infrastrutture. Unindustria non farà mai mancare il suo supporto per la crescita della Tuscia”.
Andrea Tognotti