E’ morta Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023.
Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia.
Sandrocchia, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.
Sandra Milo, all’anagrafe Salvatrice Elena Greco, era nata a Tunisi l’11 marzo 1933.
Una settantina i film all’attivo: si va da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni.
Sempre nel segno di “una svanita piena di saggezza”, nel 2007 la Milo, durante una intervista tv, raccontò di aver aiutato la madre in fin di vita a morire. “Mia madre si stava consumando – disse allora l’attrice tra le lacrime -. Così, mi chiese di aiutarla a morire. Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva. So che c’è molta gente a favore dell’eutanasia e molta contro, ma come si fa a dire ‘no’ se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità”.
Tornando alla sua carriera, il primo ruolo importante arriva nel 1959 con ‘Il generale Della Rovere’, per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpretava il ruolo di una prostituta al
fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo fu quello ricoperto poi l’anno dopo in ‘Adua e le compagne’ di Antonio Pietrangeli. È poi protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film ‘Fantasmi a Roma’ ancora di Pietrangeli.
Nel 1962 torna al cinema con ‘Il giorno più corto’ di Sergio Corbucci, dove recita con Totò , Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi. Cruciale poi l’incontro con Fellini che la chiamava affettuosamente ‘Sandrocchia’ e la rese protagonista di due capolavori: 8½ del 1963 e Giulietta degli spiriti del 1965. È stata anche diretta, fra i tanti, da Luigi Zampa in ‘Frenesia dell’estate’ del 1963, da Dino Risi in ‘L’ombrellone’ del 1965, a fianco di Enrico Maria Salerno.
Sandra Milo è entrata anche nella storia della tv italiana per un celebre scherzo ai suoi danni nel 1990, durante la trasmissione pomeridiana ‘L’amore è una cosa meravigliosa’. Una telefonata anonima in diretta informa che suo figlio Ciro è ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito ad un incidente stradale. La Milo non riesce a trattenere le lacrime e scappa dallo studio urlando ‘Ciro, Ciro’. La notizia dell’incidente risultò falsa, ma le sue urla divennero sui media un tormentone.
Tra i suoi ultimi impegni, Pupi Avati la volle nel 2003 nel suo film ‘Il cuore altrove’ e nel 2010 Salvatores nel suo ‘Happy Family’. A teatro erano invece arrivati ‘8 donne e un mistero’, ‘Il letto ovale’, ‘Fiori d’acciaio’, ‘Il club delle vedove e ‘Una fidanzata per papà’. Nel 2023 l’ultimo programma tv, ‘Quelle brave ragazze’ su Sky.
“Oggi alle 8:25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady”. Lo annunciano in un post su Facebook Debora, Ciro e Azzurra, i figli di Sandra Milo. “Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lolllis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente”.