Che l’opposizione ad una sindaca in carica la faccia solo, e senza fortuna, una certa informazione scandalistica che si arma solo di veleni e retropensieri è sintomatico di una città dove la politica va diventando sempre di più un “affare di famiglie” che tralascia quasi completamente iniziative e programmi di pubblico interesse.
Bersagliata e attaccata più volte con campagne di delegittimazione fumose e poco comprensibili, la Frontini è riuscita a mantenere la barra dritta, a tenere compatto il suo gruppo e a continuare senza ansia il suo lavoro.
D’altronde il centrodestra al momento, tranne quelli ormai divenuti nazionali, non ha leader sul territorio: naviga piuttosto stancamente nei consigli comunali dove convoca assemblee che si rivelano autogoal e poi non va oltre l’ordinaria amministrazione.
Non riesce a fare opposizione in maniera efficace, in molti casi non ci prova nemmeno, scontando più del dovuto l’assenza di un regista esperto come Giulio Marini che sapeva far funzionare a dovere i rilanci ad un’ alternativa moderata.
Ora il cdx sembra spento e rinunciatario, così come il pd che, da quando è diventato partito di una sola area politica, si è sempre più spesso ripiegato su se stesso, senza mordente.
Diciamolo chiaramente, a parte tutto il chiacchiericcio che attraversa come sempre una città che ama farsi del male da sola, la Frontini oggi come oggi può dormire sonni tranquilli, non ha partiti o coalizioni in grado di impensierirla e i diktat di qualche pseudo guru parolaio certo non spaventerebbero neanche una mosca.
Il quadro è preoccupante e di livello imbarazzante, ma la Frontini ha ancora molte carte da giocare per riempire i tanti vuoti che restano da colmare a chi cerca di far cambiare direzione ad una città che fa melina e catenaccio pur di non guardare il calendario ed il tempo che passa.