Chi vuole la Frontini “eliminata” per via giudiziaria?

A quanto pare ci sarebbero indagini che riguarderebbero la sindaca Frontini e forse altri a lei vicini: il tutto sarebbe venuto fuori da registrazioni effettuate nel corso di una riunione degli iscritti al movimento Viterbo 20 20, senza che la prima cittadina ne fosse a conoscenza: registrazioni che sarebbero anche alla base della denuncia alla Procura di un altro ex consigliere del movimento, effettuate nel corso di un incontro privato fra lo stesso e la leader civica “accompagnata”.

La Procura di Viterbo sarà in grado di fare chiarezza nel più trasparente e veloce modo possibile, indagherà, acquisirà prove, ma ciò non toglie che l’indagine è dovuta partire da episodi creati scientificamente, vere e proprie trappole ad orologeria.

La legge dirà se è stata tutta regolare questa nevrotica corsa ad “inguaiare” la sindaca, resta però, a parte tutto, una sensazione di sgomento per il livello infimo cui è arrivata la politica viterbese.

Una “politica” che, quando pure c’è, non ha saputo combattere, dall’opposizione, la giunta Frontini, il suo super-attivismo e l’andamento veloce della sua azione di governo, compreso l’uso tempestivo del PNNR, e che è costretta a sperare nell’incidente giudiziario creato ad hoc e strombazzato ad orologeria per far dimettere la sindaca.

Ma chi è che vuole la Frontini eliminata per via giudiziaria, chi davvero pensa che una prima cittadina come la portavoce del movimento 20 20 possa lasciarsi intimorire da un clima sospettoso e colpevolizzante nei suoi confronti, pur se ancora lontanissima dal ricevere un avviso di garanzia e sideralmente distante da qualsivoglia rinvio a giudizio, figuriamoci da una condanna?

Il tentativo di delegittimazione è chiaro, insistito e personale, la Procura saprà ricostruire tutte le vicende e stabilire la verità per come merita la città spesso funestata da un clima di veleni insopportabile che le lotte intestine stracittadine, specie in tempi di arrivo di sostanziosi finanziamenti, fanno di tutto per alimentare in ogni modo, sovente con assai pelose opere di moralizzazione (?!).